“Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba”. Il succo della favola di Esopo (o di Fedro se preferite la versione in latino) è un po’ anche il succo dell’ultima vicenda nella quale è coinvolto il Benevento. Un gioco al massacro che vuole cercare di oscurare lo splendido cammino della squadra di mister Auteri che veleggia solitaria in vetta alla classifica del girone C di Lega Pro. Secondo quanto riportato dal portale ViviCentro.it, infatti, il Benevento è stato deferito “ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 4, comma 2, del C.G.S., a titolo di responsabilità oggettiva in relazione alle sopra descritte condotte poste in essere dal proprio tesserato all’epoca dei fatti”.
Proviamo a riassumere la vicenda per sommi capi. Il Benevento Calcio e la Scuola Calcio Valle Telesina, nel 2012, arrivano all’accordo per la cessione di un calciatore classe ’99. Tra le due società avviene la stipula di una scrittura privata non consentita dal regolamento; parte un’indagine della procura federale che si conclude negli scorsi giorni e che porta a 4 deferimenti: l’allora D.s. del Benevento Calcio; l’allora ed attuale presidente della Scuola Calcio Valle Telesina; il Benevento Calcio, per responsabilità oggettiva, e la stessa Scuola Calcio Valle Telesina, per responsabilità diretta.
Cosa c’entra la citazione iniziale vi chiederete? ViviCentro.it paventa addirittura, per tale vicenda una penalizzazione di alcuni punti per la società giallorossa (i punti di vantaggio sul Foggia in campionato sono al momento 4).
Prima di esprimere pareri abbiamo sentito uno dei responsabili della Scuola Calcio Valle Telesina, l’unica di tipo “Elitè” nella provincia beneventana, Eugenio Romano: “La notizia del deferimento ha colto di sorpresa anche noi. Ci tengo, a prescindere da tutto, a sottolineare una cosa: anzitutto precisiamo ancora una volta che si tratta di una vicenda del 2012, e poi ribadisco che non è assoluta intenzione della Scuola Calcio Valle Telesina essere di intralcio al Benevento nella cavalcata verso l’obiettivo stagionale”.
Dello stesso avviso il legale della Valle Telesina, avv. Dario De Vincentis, che, da noi interpellato, dichiara: “Sinceramente ne sappiamo ben poco anche noi avendo ricevuto il deferimento solo ieri pomeriggio. Il motivo è ben chiaro e attiene una scrittura privata stipulata tra le due società. Se credo ai punti di penalizzazione? Preciso che prima di rispondere dovrei avere in mano tutto l’incartamento, ma ad una primaria lettura direi che ci si deve aspettare più una ammenda che una penalizzazione perché si tratta comunque di una violazione “minore””.
Ora vi invitiamo ad un semplice ragionamento: al Benevento, per una irregolarità nell’iscrizione a questo campionato di Lega Pro riguardante la presentazione di assegni circolari invece che della normale fideiussione bancaria, è stato assegnato un punto di penalizzazione. Questa irregolarità, ripetiamo, riguarda l’iscrizione al campionato, condizione indispensabile per partecipare ad un torneo, e ha comportato un solo punto di penalizzazione. Com’è possibile che una irregolarità non grave come quella commessa all’epoca dei fatti possa comportarne addirittura alcuni? I tifosi della “Strega” sono intelligenti e ironici e sapranno certamente ridere di una notizia che voleva essere sensazionale, ci è riuscita, ma che, poi, non ha colto nel segno: il sogno giallorosso continua…
Fonte – Benevento.iamcalcio.it