Riverola-Mazzeo-Sarno. Il Foggia fa tre su tre: battuta anche la Vibonese

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Nel secondo turno giocato a porte chiuse, i rossoneri di Stroppa superano agevolmente la formazione di Costantini. Apre in chiusura di tempo lo spagnolo. Nella ripresa tutto facile: in rete l’ex Benevento – al primo centro in maglia rossonera – e il fantasista napoletano.

I parallelismi tra stagioni diverse hanno un valore relativo, fatto sta che un anno fa il Foggia metteva a referto il secondo k.o. in tre gare in quel di Benevento. Oggi festeggia la prima posizione a punteggio pieno dopo tre partite. E’ vero che le avversarie non sono di uguale caratura, ma giocare in uno Zaccheria vuoto è penalizzante, e ogni partita non è mai scontata. Non le vincerà tutte Stroppa, come vorrebbe lui e una città intera, ma iniziare così non dispiace affatto.

PRIMO TEMPO – Lo Zaccheria vuoto (almeno nei settori dove non sono concessi accrediti, ndr) deprime un po’. Forse è per questo che il Foggia impieghi un po’ a carburare. La squadra pur mantenendo il pallino del gioco con la consueta frequenza, non impressiona. A parte i lampi di Chiricò, che va in tre occasioni al tiro e conquista un paio di punizioni interessanti al limite dell’area, la manovra rossonera è frammentata, poco fluida, specie negli ultimi venti metro. Il buon Mazzeo, al netto dell’impegno non in discussione, sembra un corpo estraneo, poco coinvolto dai due compagni di reparto, immalinconito tra i due centrali Sicignano e Manzo, che non devono faticare molto per controllarlo. Il 4-4-2 di Costantino, che inserisce Sabato in difesa e sposta Paparusso (un altro terzino) a centrocampo riesce per quasi un tempo a chiudere i varchi sulle fasce e a creare qualche piccola apprensione in contropiede. A destra il solo Angelo e a sinistra il solo Chiricò non bastano per allargare le maglie della difesa e far pervenire palloni invitanti. Non è un caso se la gara si accenda quando sulle corsie giungono le collaborazioni di Sarno e Rubin, e delle due mezzali. E non è un caso che la genesi del gol di Riverola si consumi proprio nel versante destro, con una devastante discesa di Angelo. Nell’occasione i rossoneri sono anche fortunati, visto che il mezzo liscio di Agnelli spiana la strada alla conclusione – peraltro sporca – di Riverola. Gol pesante, perché rompe il piano orchestrato da Costantino, fino a quel momento funzionato piuttosto bene.

SECONDO TEMPO – Costantini prova subito ad elevare il tasso offensivo della sua squadra levando Paparusso e inserendo Cogliati. Mentre nel Foggia, mentalmente più sereno grazie al gol di Riverola, si vede finalmente un Mazzeo più in palla. Anche perché gli spazi si dilatano, quando si ruba palla agli avversari. L’ex Benevento fa le prove generali al 5′ con un diagonale che muore di poco sul fondo. Il gol arriverà un quarto d’ora dopo al termine di una meravigliosa azione di contropiede, azionata e conclusa dallo stesso attaccante, con la preziosa complicità di Agnelli, Sarno e di uno scatenato Angelo. Nel frattempo Stroppa aveva tolto uno stanco Riverola inserendo Quinto e avanzando l’eccellente Vacca sul centrosinistra. E’ il “De Profundis” per la Vibonese, che sparisce definitivamente dal campo. E Sarno ha modo di timbrare il cartellino su assist del redivivo Sainz Maza, subentrato a Chiricò.

FOGGIA (4-3-3) Guarna; Angelo, Coletti, Empereur, Rubin; Agnelli (35’st Padovan), Vacca, Riverola (16’st Quinto); Sarno, Mazzeo, Chiricò (26’st Sainz Maza); A disposizione: Sanchez, Loiacono, Letizia, Martinelli, Agazzi, Sicurella, Dinielli, Sansone, Gerbo. All. Stroppa

VIBONESE (4-3-3) Russo; Franchino, Sicignano, Manzo, Sabato; Yabrè, Giuffrida, Paparusso (7’st Cogliati); Scapellato, Saraniti (33’st Di Curzio), Leonetti (22’st Rossetti). A disposizione: Cetrangolo, Chiavazzo, Legras,  Cinquegrana, Tindo, Lettieri, Buda, Mengoni, Di Curzio, Usai. All. Costantino

Arbitro: Mancini di Fermo

Marcatori: 41’pt Riverola (F), 20’st Mazzeo (F), 32’st Sarno (F)

Ammoniti: Paparusso (V), Giuffrida (V)

Fonte – Foggiatoday.it

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