Per i giallorossi un punto che lascia l’amaro in bocca. I calabresi, fino ad oggi, avevano realizzato solo due reti. Per il portiere Bleve un giornata storta
A Vibo Valentia il Lecce non va oltre il pareggio. In vantaggio per due volte, i giallorossi si sono fatti raggiungere dai padroni di casa che fino ad oggi avevano segnato solo due reti.
La squadra di Padalino non ha saputo affondare il colpo, anzi, abbassando il ritmo ha consentito ai locali di capitalizzare l’estro e il dinamismo di Cogliati che ha guadagnato i due calci piazzati – una punizione e un rigore – che sono valse le due marcature del capitano Saraniti, complice anche la giornata storta del portiere Bleve.
E se c’è da consolarsi per il pareggio del Foggia che lascia dauni e salentini, insieme, in testa alla classifica, bisogna soffermarsi sull’atteggiamento del Lecce che è parso sostanzialmente supponente e incapace di mutar pelle quando le circostanze della gara lo richiederebbero. Con la linea offensiva in penombra – e l’evidente impossibilità di ricorrere ad un attaccante di peso -, i giallorossi hanno sofferto molto la pressione dei vibonesi e sono spesso arrivati in ritardo sul pallone.
Primo tempo
Con Doumbia in campo per Pacilli, infortunato, il Lecce si rende pericoloso già al 7’ con un tiro di Lepore, di poco alto. Il capitano dei giallorossi è l’autore del cross che al 10’ mette Cosenza in condizioni di segnare ma il colpo di testa, seppur ravvicinato, non è angolato quanto dovrebbe. Tocca ancora a Lepore, un minuto dopo, sfiorare a marcatura con una conclusione al termine di una triangolazione con Doumbia.
Sul primo vero ribaltamento di fronte la Vibonese reclama un calcio di rigore per un presunto tocco con il braccio da parte di Cosenza su tiro di Saraniti, ma l’impressione è che abbia fatto bene l’arbitro a lasciar proseguire.
Al 21’ il vantaggio degli ospiti, in un momento in cui la Vibonese sembrava aver preso le misure: Mancosu, dal limite dell’area di rigore, lascia partire un tiro che Giuffrida devia in maniera determinante nell’angolino basso dalla parte opposta. I calabresi non si perdono d’animo e vanno al tiro con Saraniti, bravo a fermare la palla tra Cosenza e Giosa e poi cercare senza successo lo specchio della porta.
Il Lecce controlla la gara a passo lento, mentre la sua linea offensiva appare piuttosto fuori giornata: Torromino ci prova una volta da fuori area, Caturano potrebbe fare molto meglio al 38’ quando, da buona posizione, conclude indirizzando la sfera ben oltre la traversa.
Negli ultimi minuti del tempo i ragazzi di Padalino sembrano assopirsi mentre Cogliati costringe all’ammonizione prima Mancosu, comunque generoso nell’azione di ripiegamento, e poi Giosa. Il centrale commette fallo poco fuori l’area di rigore e sulla conseguente punizione il capitano Saraniti trova la rete con un tiro che coglie di sorpresa Bleve con un fendente che si insacca sul secondo palo.
Secondo tempo
Per sua fortuna il Lecce trova il secondo goal subito e quasi dal medesimo punto dal quale aveva subito il pareggio: la punizione questa volta è di Lepore che sceglie il sette sul primo palo e lo centra alla perfezione. Il nuovo vantaggio sembra dare ai giallorossi una marcia in più: nei minuti successivi i giallorossi si mantengono nei pressi dall’area di rigore avversaria.
I padroni di casa reclamano un calcio di rigore per una deviazione con il braccio di Vitofrancesco (il tocco pare esserci, seppur minimo, e il braccio è distante dal corpo) dopo un cross dalla parte opposta, al 63’ Bleve respinge un tiro potente di Saraniti che fa gridare il pubblico al pareggio e due minuti dopo è invece Russo a fare gli straordinari su colpo di testa di Caturano pescato in area di rigore da Torromino.
Ma, come accaduto nella prima frazione il Lecce (con Fiordilino per Mancosu dal 70’) rallenta troppo la sua manovra consentendo ai locali (con Leonetti per Yabre dallo stesso minuto), di rimanere nella partita fino a che, al 74’, Saraniti non realizza dal dischetto dopo un fallo di Bleve in uscita su Cogliati.
Il portiere salentino, anche in questa circostanza, non appare privo di responsabilità perché l’avversario al termine della sua percussione era comunque arrivato sulla linea di fondo.
Nel quarto d’ora finale i due tecnici danno fondo a tutte le sostituzioni a disposizione – nel Lecce dentro Contessa per Ciancio e Drudi per Vitofrancesco, nella Vibonese Sabato e Favasuli per Scapellato e Saraniti – ma non accade nulla di rilevante dal punto di vista delle conclusioni a rete.
Il tabellino di Vibonese – Lecce 2 a 2.
VIBONESE: Russo, Franchino, Paparusso, Giuffrida, Sicignano, Scapellato (77’ Sabato), Legras, Saraniti (cap.) (85’ Favasuli), Yabre (70’ Leonetti), Manzo, Cogliati. A disposizione: Centrangolo, Mengoni, Chiavazzo, Cinquegrana, Tindo, Lettieri, Surace , Di Curzio, Usai, Favasuli. Allenatore: Costantino
LECCE: Bleve; Vitofrancesco (85’ Drudi), Cosenza, Giosa, Ciancio (80’ Contessa); Lepore (cap.), Arrigoni, Mancosu (70’ Fiordilino); Doumbia, Caturano, Torromino. A disposizione: Chironi, Gomis, Monaco, Capristo, Vinetot, Maimone, Persano. Allenatore: Padalino.
Arbitro: Zingarelli. Assistenti: Santoro e Mangino.
Marcatori: 21’ Mancosu, 47’ e 74’ (rig.) Saraniti, 49’ Lepore
Ammoniti: 25’ Franchino, 43’ Mancosu, 46’ Giosa, 48’ Paparusso, 60’ Arrigoni, 81’ Legras, 90+2 Drudi
Fonte – Lecceprima.it