Coppa Italia Lega Pro. Stroppa: “Vincere e gestire le forze”

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E’ da poco terminata la conferenza stampa di mister Stroppa che anticipa l’incontro di domani tra Andria e Foggia, valevole per i sedicesimi della Coppa Italia Lega Pro. Vari i temi trattati, dall’importanza della competizione, fino all’infortunio di Mazzeo. Passando per i temi tecnico-tattici dell’ultima partita tra Foggia e Catania.

“C’è una maglia, una coccarda da onorare- così ha esordito il mister rossonero- siamo campioni uscenti, ma avendo due competizioni bisogna gestire le forze. C’è bisogno di chi non ha giocato molto fino ad ora. Voglio dare la possibilità a chi ha giocato poco di farsi vedere e a qualcuno di risposarsi. Non posso cambiarne dieci, ma otto posso cambiarli tranquillamente. Il fatto che ci sia qualche infortunato non mi permette di gestire il gruppo come avrei voluto però ad ora la mia preoccupazione è quella di dare la possibilità a tutti di giocare, qualcuno ovviamente si dovrà sacrificare tra domani e domenica, ma preferisco pensare alla partita di Andria.”

Interrogato su Mazzeo, Stroppa ha tranquilizzato l’ambiente e i giornalisti presenti in sala: “Ha fatto la risonanza oggi e fortunatamente l’esito dell’infortunio è stato migliore di come si pensava. Sono contento di averlo tolto in tempo e non averlo condizionato o peggiorato la situazione. Vedremo come si risponderà quotidianamente a questo infortunio.”

Sulla partita di domani, derby di Coppa: “Non sottovalutiamo l’impegno. Vogliamo vincere e onorare la competizione e l’impegno. Saranno fuori Coletti, Mazzeo e Quinto, per un problema alla mano. C’è la possibilità di giocare oltre il 90’ e dobbiamo gestire le forze, da chi ha giocato di più a chi ha giocato meno. Non so che intenzioni hanno ad Andria. Se faranno o meno turn over, come noi. Vedremo domani. Posso dirvi che sicuramente giocherà Dinielli come terzino.”

Stuzzicato anche sull’eventualità dei rigori: “Vediamo domani se si arriverà ai rigori, abbiamo provato in allenamento ma è difficile preparare una lista. Bisogna vedere chi se la sente. Sicuramente ci sono rigoristi delineati, dipenderà da chi sarà in campo. Cercheremo di giocare per vincere e conquistare la qualificazione, certo non per pareggiare. Non ci costruiamo un film. Vedremo come andrà domani. E’ una partita aperta e non è così scontato che possa finire in una certa maniera. Sicuramente ci sarà l’impegno, la volonta di fare gol e guadagnare l’intera posta e la qualificazione.”   “Il Foggia non ha vinto nessuno scontro diretto, però è importante vincere con le squadre piccole – Stroppa ha aperto la parentesi sul campionato – Il Foggia ha il dovere di fare i punti contro le squadre medio-piccole. Così si vincono i campionati e magari finisse così.”

Ritornato poi sulla Coppa Italia, il mister ha spiegato quanto ci tenga a qualificarsi e andare avanti: “Ho in testa 12-13 giocatori e la Coppa italia è un vantaggio e una possibilità per sperimentare nuove soluzioni. Ovviamente andare avanti in Coppa e giocare partite come semifinali, quarti hanno una valenza e offrono stimoli. Io non ho mai avuto la possibilità di testare e conoscere giocatori, quindi la Coppa è sempre una buona occasione per testarli. Ad esempio, dopo la partita con la Juve Stabia, in casa, ho avuto risposte eccellenti da chi ha giocato meno.”

Dopo due zero a zero consecutivi il mister è stato interrogato sulla possibilità di preoccuparsi di questa sterilità offensiva, però ha mostrato sicurezza e tranqullità: “Se andassi a vedere il secondo tempo di Foggia-Catania dovrei preoccuparmi, però per le altre partite mi danno sicurezza e tranquillità. Quando si sbagliano gol davanti alla porta un allenatore deve essere soddisfatto per l’occasione e non rammaricato. Con il Catania non siamo risuciti ad essere pericolosi da palla inattiva ma non mi preoccupo. In allenamento lavoriamo bene. Ad oggi, la partita migliore che abbiamo fatto è quella con il Monopoli, tante occasioni da palle da fermo. Spesso anche l’avversario fa la differenza per come si pone e come scende in campo. Nell’ultima partita, a parte Padovan, non avevamo i centimetri adatti anche perché loro difendevano a zona e con Chiricò e Sarno avevamo perso fisicità acquistando velocità e tecnica. Ho la fortuna di avere tutti calciatori professionisti con qualità e personalità da vendere. E’ solo un caso non essere andato in gol da palla da fermo. Mi auguro che presto si torni a fare gol da palla inattiva.”

Fonte – Foggia.iamcalcio.it

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