Gravina sul Daspo a Sannella: “Spero possa esserci un ripensamento”

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Dal furto nella sede della Lega alle elezioni imminenti, passando per le novità introdotte dalla nuova governance ai problemi con le tifoserie. Senza dimenticare campionato e play-off. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, analizzando con lui le situazioni più scottanti e al contempo interessanti di questi ultimi giorni.

Nella giornata di ieri avete avuto una brutta sorpresa, con l’intrusione di ignoti nella sede della Lega Pro.

“E’ stato un brutto episodio, una sorta di violenza alla privacy. C’è un pizzico di fastidio per quanto accaduto perché per metà giornata la Lega è rimasta bloccata a causa dei doverosi controlli degli inquirenti, rallentando così le operazioni. Siamo in attesa di capire cosa sia successo, ci sono molte coincidenze strane e, naturalmente, non posso dirvi quali. L’intrusione è avvenuta dal tetto: forse qualcuno aveva freddo ad alta quota e ha scelto di volare un po’ più basso, rifugiandosi dentro l’edificio della Lega. Però non so per quanto potrà continuare a farlo, visto che domani il Tribunale di Firenze si dovrà pronunciare sull’ennesimo procedimento di sfratto: stiamo rintuzzando da tempo gli attacchi giudiziari, una brutta e triste situazione ereditata dalla precedente gestione. E’ veramente grave non sapere se domani dovremo lasciare la sede eppure qualcuno della vecchia guardia continua a dire che la situazione è sotto controllo”.

A proposito di Tribunale, quando si svolgeranno le elezioni per la governance? Dopo i primi due rinvii, c’è il rischio che ne avvenga un terzo…

“Le elezioni al momento sono fissate per giorno 15: domani il Tribunale Federale si pronuncerà sulla terza richiesta di sospensione, sperando che finalmente la situazione possa sbloccarsi. Ma per noi non è un problema: le società hanno raggiunto una grande consapevolezza e non si faranno abbindolare da persone già superate nei tempi e nei modi e che hanno creato grandi danni nel passato. C’è gente che scrive una lettera alle società senza però sapere quello che scrive: si parla di Lega commissariata per oltre un anno quando invece il commissariamento è durato cinque mesi. Gente superficiale che scrive di non preoccuparsi della sede e domani io rischio di trovarmi l’ufficiale giudiziario alla porta. Gente che non sa di essere incandidabile perché non conosce lo statuto. Io non discuto l’onestà delle persone ma essere onesti non significa essere capaci. Le società hanno toccato con mano la differenza tra noi e il passato e sono fiduciosi: hanno una grande speranza per il loro futuro. E anch’io ho grande fiducia nei miei presidenti e nella loro consapevolezza”.

Prima e dopo: quali sono le differenze?

“Dico sempre che siamo entrati in una Lega statica e adesso l’abbiamo resa dinamica, accogliendo idee e realizzando progetti. Noi non parliamo di cose che si dovrebbero fare ma le facciamo direttamente. Abbiamo lasciato un segno tangibile in tante aree. Abbiamo pensato ai calciatori, al loro destino sociale, alla loro riconoscibilità, alla loro formazione e alla tutela della loro salute attraverso la stipula di convenzioni con l’INPS e con centri diagnostici di livello mondiale come il Gemelli, il Careggi e il Monzino, l’inserimento dei nomi sulle maglie e l’introduzione del passaporto ematico. I calciatori sono diventati finalmente parte attiva del nostro movimento”.

Una scelta, quella dei nomi sulle maglie, che TuttoLegaPro.com ha sostenuto a lungo e che adesso ha proposto anche per gli arbitri…

“Ci avevate visto giusto, era una scelta doverosa. E a breve anche gli arbitri di Lega Pro potrebbero avere i loro nomi sulle casacche. Il presidente dell’AIA Nicchi è stato coinvolto in quest’iniziativa e spero che a breve ci saranno buone notizie”.

La Lega, inoltre, ha pensato a diverse iniziative per i tifosi…

“Abbiamo pensato a loro su più fronti: dalla convenzione col Credito Sportivo per ristrutturare gli stadi al crowdfunding con l’Università di Parma per tutelare la loro salute, al rinnovamento del sito internet con la nascita del Live Sport Center Soccer che fornisce in tempo reale i dati su tutte le partite.
Anche questo è un atto dovuto perché i numeri finalmente crescono: gli spettatori quest’anno hanno superato il milione dopo sette giornate. In proiezione avremo un milione e mezzo in più di spettatori rispetto alla passata stagione. E questo non tanto perché sono aumentate le squadre ma perché c’è maggiore attenzione. Ben 140 mila persone hanno comprato abbonamenti e tagliandi singoli su Lega Pro Channel. L’interesse è aumentato anche grazie a un brand migliorato: tutti i giorni RDS, una delle più grandi emittenti radiofoniche a livello nazionale, si occupa di Lega Pro. E aggiungo che abbiamo lavorato molto anche in quei settori con poca visibilità: abbiamo ottenuto ad esempio una grande vittoria nel procedimento contro il Fisco e rafforzato l’organizzazione interna della Lega per fornire alle società servizi rapidi e puntuali. Direi che è una Lega molto diversa rispetto a quella che io ho preso in mano circa un anno fa, rinnovata a 360 gradi”.

A proposito di tifosi, impossibile non pensare alle polemiche sulla disputa del derby tra Reggiana e Parma. L’orario ufficiale, al momento, è alle 14:30 di lunedì 19 dicembre. Non proprio il massimo…

“Stiamo seguendo con molta attenzione questo caso e credo che ci sarà una soluzione positiva: faremo di tutto affinché la gara si disputi in un orario degno di un grande derby che torna dopo decenni di attesa. Stiamo lavorando in stretta collaborazione con le forze dell’ordine: non possiamo solo pretendere lo spettacolo ma dobbiamo vigilare sulla sicurezza”.

E purtroppo si sono già verificati episodi di violenza in questa stagione…

“Purtroppo il problema è culturale: gli incidenti non accadono solo in Lega Pro ma in tutte le categorie. Noi stiamo facendo tutto quello che è possibile per alleviare le tensioni, figlie a volte di un atteggiamento sbagliato da parte della classe dirigente. Dobbiamo far capire a queste frange di tifosi violenti che devono stare fuori dal nostro mondo. E niente compromessi: sarebbe una sconfitta morale e civile, per noi, per le società e per tutti i tifosi onesti. Alcuni tifosi devono capire che devono migliorare i propri comportamenti perché il rischio di pesanti sanzioni in alcune piazze è molto alto”.

A Foggia il patron Sannella è stato “daspato” per un anno. Una sanzione che, francamente, ha fatto molto discutere essendo sembrata molto pesante a numerosi addetti ai lavori…

“Mi dispiace sul piano umano e sportivo perché non è una bella cosa privare un patron delle emozioni che dà una creatura costruita con i propri sacrifici. E’ un provvedimento che non fa piacere a nessuno e spero che possa esserci un ripensamento. Tutto ciò, però, con l’auspicio che ci sia un approccio diverso ai problemi: conosco la dirigenza del Foggia,esempio di grande qualità in Lega Pro, e ogni tanto l’eccesso di entusiasmo dei suoi componenti viene frainteso. Sono convinto che non abbiano commesso azioni dolose né abbiano calpestato la dignità altrui: diciamo che l’eccesso di attaccamento ai propri colori a volte li porta sopra le righe”.

Chiusura su quanto avviene in campo: grande equilibrio sia in testa che nelle retrovie in tutti e tre i gironi. Chi non era convinto della nuova divisione dei raggruppamenti al momento ha dovuto ricredersi…

“E lo farà per tutto il campionato perché l’incertezza, in campo, regnerà sovrana. I campionati sono vivi, seguiti tantissimo e con numerosi risultati a sorpresa: penso, per rimanere solo all’ultimo turno, ad Alessandria e Venezia costrette a rincorrere Racing Club Roma e Santarcangelo. La Lega Pro ha avuto coraggio con una scelta equa, onesta e coerente. Equa perché bisognava mantenere un certo tipo di equilibrio nella competizione sportiva; onesta perché l’abbiamo fatto scevri da qualunque tipo di condizionamento e coerente perché abbiamo sempre sostenuto questa scelta”.

Senza contare i play-off, quest’anno con una final four speciale…

“Provate a immaginare la bellezza della fase finale, con grandi squadre che si affronteranno per arrivare alla Final Four, che si disputerà in una sola Regione e sarà uno degli spettacoli più belli degli ultimi anni. Il calcio è movimento e conoscenza: sarà un’occasione bellissima in una location che sarà raggiungibile da parte di tutti con strutture idonee a ospitare al meglio gli spettatori. Ci sarà anche il nostro villaggio con RDS, in un’atmosfera di festa e tanti giochi per i bambini. Questa Lega, al futuro, ci crede per davvero”.

Fonte – Tuttolegapro.com

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Massimo
Massimo
8 Anni fa

Gravina è chiaro a tutti il giochetto della Lega…..fottere quanti più soldi è possibile specialmente a chi crede fortemente e ha investito con passione….ma poi alla fine dei giochi fate vincere sempre chi vi lecca di più il culo e vi garantisce il posto a Palazzo! Ma jtvenn p’piacer