Ottimo fiuto del gol, eccellente visione di gioco, piedi più che educati, testa ben salda sulle spalle ed una infinita quanto invidiabile voglia di puntare sempre più in alto. Gongolano i supporters della Carrarese che si godono il loro beniamino. A Foggia (e non solo) qualcuno si sta già mangiando le mani. Di chi stiamo parlando? È facile, di Roberto Floriano (in foto). L’esterno offensivo classe ’86 si è raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoLegaPro.com, evidenziando il magic moment che sta vivendo con la maglia gialloazzurra.
Carrarese-Olbia 4-1: un risultato importante che vi permette di respirare un po’ dopo le due sconfitte in campionato e quella in Coppa Italia di Lega Pro. Come l’hai vissuta?
“Sì, sono molto contento per la squadra. Arrivare da due sconfitte in campionato e da un’eliminazione in Coppa Italia di Lega Pro e riprendersi in fretta non è mai facile. Noi, invece, abbiamo avuto una grande reazione e siamo riusciti a portare a casa questa importante vittoria con un risultato imponente. Un successo che ci carica in vista della prossima partita contro il Pontedera”.
Contro l’Olbia una gara nel segno di Floriano…
“Sì sono molto contento di aver contribuito in modo determinante (rigore procurato e trasformato e tre assist, ndr) a questa vittoria. Sono molto felice”.
Cinque gol realizzati, 5 assist andati a segno e 3 rigori procurati in 11 presenze. Qual è la chiave di lettura per analizzare questo tuo grande inizio di stagione a Carrara?
“È vero, in questo momento i numeri parlano per me. Qui a Carrara è bello, la gente mi apprezza soprattutto a livello umano. Credo che quando si fa bene a livello personale il merito sia un po’ di tutti: la mia compagna che mi sta vicino, i miei compagni di squadra, la società, il direttore e l’allenatore che mi hanno voluto. Sono una serie di fattori che si vanno ad incastrare, ma, soprattutto, la cosa che emerge è la voglia di dimostrare e volersi migliorare sempre. Avevo voglia di rivalsa dopo un anno non brillante a Foggia”.
Finalmente il vero Floriano dopo due avventure “sfortunate” a Pisa e a Foggia…
“Sono un esterno che ha sempre fatto abbastanza gol. A Pisa, però, ho vissuto una situazione particolare perché quando sono arrivato c’era una contestazione abbasta forte. A Foggia ho fatto otto gol in tutto, in campionato solo tre. Lì è stata un’annata particolare per me perché sono partito bene poi ho subito un’infortunio, poi un’operazione ed ancora uno stiramento. Non ho mai avuto quella giusta continuità indispensabile per dimostrare le mie qualità, e questo mi dispiace”.
A Foggia, tuttavia, hai lasciato in molti un ricordo positivo e più di qualcuno ti sta rimpiangendo. Come mai secondo te?
“È stata una stagione importante, mi porto bei ricordi: Il gol nel derby contro il Bari ad esempio. Poi abbiamo vinto una Coppa Italia di Lega Pro e siamo arrivati a giocarci la finale dei play off. Credo che nel mio piccolo, anche se avrei voluto dare un contributo maggiore, qualcosina ho dato. Se la gente mi vuole bene, un motivo c’è”.
La classifica ora dice tredicesimo posto con 20 punti all’attivo ed il prossimo impegno è contro il Pontedera. Qual è il tuo bilancio sin qui considerando gli obiettivi preposti ad inizio stagione?
“Il nostro obiettivo è sicuramente quello della salvezza. La partita di mercoledì contro il Pontedera, tuttavia, può essere molto importante perché si tratta di uno scontro diretto contro una squadra che è di poco fuori dai play out e a tre punti da noi. Se riusciremo a vincerla potremo avvicinarci ai play off e allungare sui play out mettendoci in una posizione di classifica molto serena”.
Fonte – Tuttolegapro.com
Il Foggia Calcio ha fatto scelte maniacali sugli esterni d’attacco… e penso a Arcidiacono, a Floriano, a Chiricò e allo stesso Letizia, pur avendo Sarno e Maza che storicamente hanno sempre ricoperto quel ruolo, anche con efficacia superiore a quella dimostrata ultimamente. Floriano è, probabilmente, quello con maggiori capacità tra quelli ultimamente arrivati, che ha pagato un allontanamento conseguente, non solo, a problematiche atletiche, ma anche d’incompatibilità con il precedente mister. Non potrò mai dimenticare l’amarerezza che provai questa estate a Rivisondoli nel vederlo, con Agostinone, allenarsi a parte, avulso da gruppo, e completamente incalcolato da DZ. Resta un mio… Leggi altro »