E’ intervenuto telefonicamente, nel corso della trasmissione “Il Pallone in Poltrona” in onda su Telefoggia, il direttore generale del Foggia Calcio, Giuseppe Colucci. Ha parlato dell’attuale situazione di mercato dei rossoneri, analizzando sia il mercato in entrata che in uscita:
“Abbiamo acquistato due giocatori importanti per la categoria come Di Piazza e Deli. La priorità ora sarà il difensore centrale, siamo alla ricerca di uno in quel ruolo perché ci saranno delle uscite. Il mister ha fatto delle richieste precise, ad esempio in difesa ha richiesto giocatori dalla stazza fisica importante, che possano dare un’opzione in più rispetto a quelli che abbiamo attualmente.”
TRATTATIVE – “Perticone? Abbiamo avuto contatti diretti con il Cesena. Noi abbiamo necessità di prendere un giocatore, per cui siamo in trattativa, che sarà altrettanto importante come Perticone. Per lui abbiamo bloccato la trattativa perché ci è stato espressamente detto che non è in uscita. Schiavi? Ci è stato proposto dalla Salernitana, ma non abbiamo mai approfondito la questione. Figliomeni è un giocatore che ci interessa, ho letto dell’interesse del Matera. Vedremo chi la spunterà. Così come ci interessa Bertoncini.
Russotto è un giocatore forte, importante, che abbiamo cercato. Un giocatore che però per il momento il Catania non muove. Poi Lo Monaco ha detto che Calil lo cederanno o nel girone B o nel girone A, quindi immagino faccia lo stesso discorso per una eventuale cessione di Russotto, giustamente, per non rinforzare una diretta concorrente. Su quanto poi detto su Di Piazza, sono parole che lasciano il tempo che trovano. Posso assicurare che il Catania ha pressato Matteo in maniera estenuante. Milinkovic è uno di quei 3-4 giocatori che il Messina ritiene incedibili. E’ un profilo adatto alle idee mister Stroppa, ma anche è vero che per il momento Lucarelli lo ritiene incedibile. Floriano sta facendo molto bene a Carrara, la dirigenza stravede per lui, ma ora come ora non è una priorità, anche perché per ora la priorità è il difensore centrale che penso arriverà entro sabato. Leonardo Miramar è un giocatore forte e giovane, che ora come ora è un investimento come lo è stato Faber, che ci è costato zero. Faber è un calciatore che fino a qualche anno fa era considerato tra i dieci migliori talenti emergenti del calcio sudamericano. Abbiamo avuto non so se la bravura o la fortuna di portarlo a Foggia, e purtroppo per un suo voler strafare ha avuto un piccolo infortunio muscolare. Noi siamo qui ad attenderlo.”
USCITE – “Sulle uscite voglio precisare che semmai dovessero andar via dei giocatori, vanno ringraziati perché hanno a cuore questi colori e questa maglia. Purtroppo come ha detto il presidente qualche giorno fa, per il bene loro e della loro carriera, gli daremo modo di andare a giocare da qualche altra parte. I nomi sono quelli fatti (Riverola, Quinto, Letizia, Coletti, Padovan, ndr), a breve si farà qualcosa anche in uscita. Empereur e Chiricò invece sono due giocatori che noi consideriamo come Vacca e Sarno, ovvero fondamentali. Dobbiamo comprare giocatori per andare in B, non vendere calciatori importanti. E’ vero, abbiamo parlato con il procuratore di Chiricò, ma lui ha un anno e mezzo di contratto, noi come società gli abbiamo dato tantissimo, lui sa di avere delle potenzialità enormi e che in questo momento può dare sicuramente tanto. Su Empereur dico giornalmente che è un giocatore importantissimo. Purtroppo questa sua tendinite al ginocchio lo terrà fuori sede ancora qualche giorno per curarsi. Su Riverola dico che abbiamo preso Francesco Deli in previsione di una sua cessione. Voci destabilizzanti sull’ambiente? Fanno parte del calcio. Io posso dire che i nostri pezzi pregiati hanno veramente a cuore le sorti di questa squadra e di questa città, perché io ho sempre detto ai ragazzi che qui non siamo solo giocatori del Foggia, ma giocatori di Foggia. Noi abbiamo tutte le possibilità e tutta la voglia di tenere ben stretti quei giocatori forti, che comunque vengono sempre richiesti.”
Fonte – Foggia.iamcalcio.it
Bertoncini e Figliomeni qualitativamente si equivalgono.
Attenzione però…. perchè il frusinate è più giovane di 4/5 anni, ed è una notevole differenza in funzione prospettica.
Sono 2 sgamoni di 1,90 selezionati per la precisa indicazione del tecnico di sostituire il partente Coletti con un centrale molto alto e molto forte. Stop.
Non sono comunque loro che cambiano la qualità difensiva semmai la integrano.
Perticone è di un’altra dimensione, che non va messa sullo stesso piano.
L’ingresso di Perticone avrebbe compromesso la titolarità di qualsiasi difensore centrale già presente in rosa.
Il DG Coletti non ci racconta niente di nuovo a -4 dalla Vibonese se non il dato temporale legato al fatto di voler cercare di portare in settimana a Foggia il centrale difensivo. La buona notizia, invece, è legata allo zoccolo duro, in cui faccio rientare il nostro Cosimo che, sebbene tentato dalla lontana Emilia, sembra essersi convinto a rimanere….. ed Empereur, che è stato l’epicentro di un terremoto informativo finalizzato più alla destabilizzazione che ad altro. Non mi sorprendo e non mi scandalizzo se ci possa essere stato un confronto anche duro con il tecnico….sono cose che fanno parte… Leggi altro »
Oggi la vera grande certezza è legata al grandissimo spessore della proprietà e alla costanza d’impegno e di passione che metteno ogni giorno sul campo. Pur pagando dazio per inesperienza, si sono sempre dimostrati attenti a migliorare aspetti e particolarità di un intero gruppo sportivo. I limiti attuali sono solo legati alla categoria che ancora ci trattiene. Lasciarla al più presto vorrà dire nuove e differenziate risorse che permetterano di spiccare il volo ad un gruppo che, storicamente, ha pochi rivali nel nostro passato. E la sponsorizzazione di Sarni, anche se temporalmente legata all’apertura di Grand’Apulia, non è un atto… Leggi altro »
Il più grande errore di questa proprietà è stato consentire il rilascio di Floriano alla Carrarese.
Una delle forme di autocastrazione più deplorevoli della nostra strategia sportiva.
Soprattutto una delle forme di sudditanza psicologica, più umilianti della nostra storia.