Di Chiara: “Lecce, è mancato agonismo”

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Domenica amara in quel di Lecce, dopo la sconfitta subita con il risultato di 3-0 contro il Foggia. Per un’analisi del momento dei giallorossi abbiamo raggiunto Stefano Di Chiara, 117 presenze da calciatore col Lecce, con la cui maglia partecipò alla storica prima promozione in Serie A, oggi allenatore: “Non pensavo che andasse così, ma che ci fosse una partita combattuta fino alla fine, che si lottasse centimetro per centimetro. Poi perdere ci sta, ma si è arresa prima di combattere la squadra: per quanta tecnica puoi avere in squadra senza spirito agonistico perdi prima di giocare”

Come si riparte dopo una sconfitta del genere?
“Serve grinta, un po’ di sana e virile ignoranza. Oltre a tanta concentrazione, che forse manca al Lecce in questo momento. Oggi si è vista una differenza eccessiva, ma l’aspetto tecnico e tattico passa in secondo piano se manca l’aspetto agonistico”.

Il suo nome è già stato accostato più volte alla panchina del Lecce, dovesse arrivare una chiamata?
“Con un certo tipo di calcio ho chiuso, ho trovato delle realtà improponibili. Però la voglia di tornare ad allenare c’è, specie quando vedo le partite delle squadre con cui ho giocato. A Lecce ho vissuto i cinque anni più belli della mia carriera, emozioni forti e importanti. Sarebbe un bel ritorno, a distanza di 30 anni è una festa ogni volta che torno a Lecce, era un calcio che non esiste più e sarebbe davvero il coronamento della mia carriera”.

Fonte – Tuttomercatoweb.com

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