Dopo la prova stra-ordinaria con il Catania subito ne è necessaria un’altra dopodomani con la prima della classe L’appello degli ultras.
Guardarsi allo specchio il giorno dopo la partita senza dover abbassare lo sguardo o recriminare: questa volta lo può fare davvero, il Catanzaro, protagonista ieri contro il Catania di una prova “stra-ordinaria” in quanto a carattere e lucidità culminata, come si conviene, con la giusta gratificazione della vittoria. In un “Ceravolo” decisamente da fine impero, con il già smorto colore della Curva ridotto all’osso dal flagello incrociato di contestazioni e diffide, gli uomini di Erra hanno sfoderato ieri una prestazione convincente sotto il profilo della tenuta mentale e della disciplina tattica cancellando con i fatti la pavida prova interna di due settimane fa contro il Monopoli e mettendo in cascina altri punti preziosi in ottica salvezza dopo il contentino di Castellammare. Un esame convincente, a conti fatti, condotto con la consapevolezza dei propri limiti e non sporcato da cali di tensione o malasorte ma anzi impreziosito da quel cinismo e da quella cattiveria chissà perché tenuta in naftalina fino alla trentaduesima giornata. Logico che nulla è stato ancora raggiunto, che bisognerà ancora lottare, sudare e ringhiare per conquistare il paradiso, ma se si continuerà così è chiaro che il calvario che porta alla resurrezione potrebbe essere più agevole. Contro il Catania, per la quarta volta in stagione, la squadra è riuscita a centrare il doppio vantaggio: era successo fino ad ora solo a settembre contro la Fidelis Andria, ad ottobre contro il Taranto e a dicembre contro la Vibonese. Sempre in casa, ovviamente. Sufficienza ampia per tutti in pagella con gli autori del gol, Giovinco e Sarao e le cerniere di difesa, Prestia e Sirri, a svettare per distacco sul resto dell’undici: bravi i primi a pungere e sacrificarsi per la squadra, altrettanto bravi e puntuali i secondi a tenere botta e fare da schermo ad un non sempre sicuro De Lucia. Ad intermittenza la prova di Icardi, ancora alla ricerca della migliore condizione, più continua sull’altra fascia quella di Mancosu; Maita e Van Ransbeeck hanno faticato in mediana ma se la sono cavata sbavando poco, così come i terzini Pasqualoni e Sabato. Tempo per festeggiare però non ce n’è: mercoledì si tornerà in campo ed attendere le aquile ci sarà il Foggia. Questa mattina la squadra ha iniziato la marcia d’avvicinamento al match con una seduta pressoché leggera sul terreno di gioco del “Ceravolo”. Lavoro esclusivamente di scarico per i titolari di ieri, partitella a due tocchi per i subentrati e per chi è rimasto in panchina. Sosta ai box per Pagano e Zanini ma anche per Cunzi che è stato sottoposto a cure mediche dopo il guaio muscolare che aveva portato forfait dell’ultimo minuto contro gli etnei: le condizioni dell’esterno napoletano saranno valutate con più attenzione nella giornata di domani ma un suo recupero per il match contro i satanelli appare ad oggi abbastanza improbabile. Rifinitura a porte chiuse presso l’impianto di via Paglia a cui farà seguito il varo ufficiale dell’”operazione bis”. Nella serata di oggi, poi, sono tornati a farsi sentire anche gli ultras attraverso un comunicato carico di passione ed attaccamento ai colori: “Quello che non è riuscita a fare questa società – si legge nella nota-appello diramata dal gruppo – facciamolo noi: indiciamo la giornata giallorossa dove prezzo del biglietto, giorno lavorativo e posizione in classifica non condizionano la presenza allo stadio”. Da qui l’invito al resto dei tifosi a “portare un vessillo” a “ricompattarsi” e “conquistare insieme la salvezza”. “Ancora una volta – è il condivisibile auspicio – il popolo giallorosso sarà fautore della propria storia”.
Fonte – Catanzaroinforma.it