Lega Pro/C, Promossi e Bocciati della 36/ma giornata

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PROMOSSI

FOGGIA – Il ritorno in B dopo 19 anni è la vittoria di tutti. Di un pubblico fuori categoria, di un duo Stroppa-Di Bari troppo affrettatamente criticato ad inizio stagione e poi giustamente riabilitato, e di una società che ha deciso di riprovarci (con investimenti massicci) dopo il crac di un’estate fa. Il segreto è stato anche quello di non operare rivoluzioni dolorose, al netto dell’addio (mal digerito dai tifosi) di De Zerbi. Degli atleti che hanno partecipato al match pareggiato a Fondi, erano presenti ben 7/11 di quelli usciti a testa bassa dallo Zaccheria un anno fa dopo il pari col Pisa: Coletti, Maza, Agnelli, Vacca, Sarno, Gerbo e Chiricò. E poi come dimenticare il brasiliano Angelo o un reduce della D come Loiacono. A gennaio, Di Bari ha pescato dal mazzo Deli e Di Piazza: elementi che, inseritisi in un meccanismo collaudato, sono diventati subito importanti per Stroppa garantendo pure gol pesanti. Insomma, ha funzionato davvero tutto. Complimenti.

Sowe (Vibonese) – Tre gol decisivi in una settimana, con quattro punti regalati alla causa rossoblù. Sempre con inserimenti da avvoltoio dell’area di rigore che sa punire quando sente l’odore del sangue. Con Saraniti, l’attaccante gambiano va a nozze confermando l’efficacia di un tandem offensivo capace di dare un senso al 3-5-2 di Campilongo.

Emanuele Catania (Siracusa) – Lo scorso anno era stato tra gli artefici principali della promozione del Siracusa in Lega Pro, sedendosi sulla poltrona più alta della classifica cannonieri e contribuendo alla scalata aretusea verso la vetta dopo alcune settimane difficili. Già 14 reti in questa stagione, prestazioni da vero leader e una giovinezza infinita. La Paganese, in ombra al De Simone ma penalizzata dalle troppe partite ravvicinate, cade sotto le sue scudisciate. Insomma, è anche merito suo se i siciliani in questa annata sono andati al di là di ogni potenzialità e di ogni obiettivo di inizio stagione.

BOCCIATI

TARANTO – Col Melfi gli jonici si giocavano almeno l’80% delle possibilità di accesso ai play-out. E hanno fallito l’appuntamento. La quinta sconfitta di fila, arrivata per l’ennesima volta agli sgoccioli del match, inchioda i rossoblù all’ultimo posto con residue speranze di completare la remuntada. Chissà se basteranno sei punti nelle ultime due sfide. Ma il quesito è questo: riuscirà nell’impresa una squadra a corto di idee, quasi rassegnata e confusa dagli assilli ambientali nonché dalle latitanze societarie?

Matteo Patti (Catanzaro) – La faccia a fine partita (con scuse annesse) ce l’ha messa e non c’erano dubbi considerando il suo spessore umano. Tuttavia la sua ingenuità è costata cara ai giallorossi in un momento cruciale della partita. Inspiegabile da uno come lui il gesto di follia consumato nei confronti di Giuffrida dopo il primo gol di Sowe che ha rimesso in parità la contesa. Un rosso che probabilmente ha spostato in modo irreversibile gli equilibri del derby. Capita anche ai migliori. L’importante è farne tesoro.

Fonte – Tuttomercatoweb.com

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