L’Empoli alla ricerca delle propria identità

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Il punto della situazione in casa degli azzurri dopo la seconda sconfitta consecutiva

Seconda sconfitta consecutiva per l’Empoli che non riesce a mantenere il doppio vantaggio ad Avellino. Gli azzurri la stavano portando a casa con la qualità dei singoli, i padroni di casa l’hanno vinta con gioco di squadra e atteggiamento (più giusto e consono alla categoria). Concetti che ad oggi non appartengono all’Empoli, ancora alla ricerca del giusto amalgama. C’è ancora da lavorare sotto questi aspetti. Una squadra ambiziosa che punta a disputare un campionato importante non può sparire dal campo dopo aver segnato il 2-0, perché se gli avversari non ci stanno a recitare il ruolo della vittima sacrificale ma, anzi, ricercano le forze e le motivazioni dentro loro stessi occorre stare sul pezzo fino al fischio finale.

Dopo l’acuto di Parma, e i meritati elogi, l’Empoli ha avuto un brutto approccio alla gara interna col Cittadella, che ha segnato il primo stop stagionale; tornati concentrati ad Avellino, sul doppio vantaggio gli azzurri hanno ceduto di nuovo. Questione di mentalità, certo, e di una continuità che si fatica a trovare. Alti e bassi che fanno comunque parte del percorso di un gruppo totalmente nuovo alla ricerca della propria identità, un gruppo che ha tanta qualità ma che adesso deve trovare concretezza e sostanza. Tutto questo era stato ampiamente pronosticato, ma l’ottimo avvio di campionato ci aveva fatto credere, o meglio illudere, che i tempi sarebbero stati più brevi. Meglio rimanere con i piedi per terra e guardare negli occhi una realtà dura e complicata come la Serie B e magari evitare di complicarsi la vita da soli come sciocche espulsioni che mettono ulteriormente in difficoltà tecnico e compagni. Da Krunic ci aspettiamo che faccia la differenza perché ne ha i mezzi, perché è un giocatore di categoria superiore e sono sicuro che la sua sia stata una reazione, sbagliata, dovuta al dispiacere di non aver potuto dare un contributo decisivo alla squadra e non un malessere di altra natura. L’ambiente è reduce da un’annata in cui tanti, troppi hanno pensato al proprio tornaconto e mal si sopporterebbero certi atteggiamenti. Sarà assente col Foggia (ed anche contro la Virtus Entella) ma lo sarebbe stato comunque per via della convocazione in Nazionale che priverà l’Empoli di altri calciatori importanti tra cui mezza difesa.

Un problema che avevamo lasciato andando in A ma che ritroviamo identico e al quale, purtroppo, non sembra esserci soluzione. È il dazio da pagare se si vuol avere una squadra formata da bravi calciatori. Sarà l’occasione per quelli che finora hanno trovato poco spazio di mettersi in mostra e per Vivarini di coinvolgere più giocatori perché in questo lungo cammino ci sarà bisogno di tutti.

Fonte – Iltirreno.gelocal.it

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