Foggia, Stroppa: “Massima fiducia nei giocatori”

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Domani il Foggia sarà in campo al “Del Duca” di Ascoli per quello che assomiglia tanto ad uno spareggio salvezza tra i bianconeri del duo Fiorin-Maresca e i rossoneri di Giovanni Stroppa. Nella solita conferenza pre-gara, il mister dei satanelli ha fatto un excursus tecnico e tattico sulla partita che domani attende i foggiani e sul delicato momento societario, senza dimenticare le vittime di Viale Giotto che persero la vita esattamente 18 anni fa.

Ecco le parole del mister rossonero:
“La notizia del crollo della palazzina di Viale Giotto mi arrivò presto all’epoca. Quando succedono tragedie del genere il pensiero va a chi perde i propri cari, conoscevo bene la zona essendo stato già in precedenza qui a Foggia. E’ stato un grandissimo dolore” ha esordito Stroppa. Sul lavoro svolto in settimana: “Per quanto riguarda la squadra, posso dire che è eccezionale come sempre. In settimana lavorano con applicazione e impegno, poi in partita è vero che abbiamo subito rimonte ed è evidente che c’è qualcosa che non va. Il mio invito, e quello che do alla squadra, è dare di più. A partire da me. Lavoriamo bene in fase offensiva e difensiva. La squadra ha equilibrio nonostante i numeri possano lasciare immaginare il contrario, quindi ciò che manca è quel qualcosa in più”.

“Ho in mente la partita di domenica scorsa, abbiamo paura di fare la fase difensiva. Non è una questione di singoli, che per me sono fortissimi. Quando dico che bisogna aggiungere qualcosa, mi riferisco al fare in modo che gli avversari non possano respirare. Noi abbiamo tre maniere di difendere: ultra-offensiva, offensiva e difensiva. Al di là della strategia adottata, c’è sempre una squadra avversaria. Se noi usciamo alti in pressing e loro si divincolano, è normale che dobbiamo cambiare in corsa e indietreggiare – ha risposto il mister a chi chiedeva se fosse adatto o meno il “pressing offensivo” del Foggia – Se vado a vedere i gol, infatti, non c’è una strada migliore o peggiore per difendere. Abbiamo subito gol a difesa schierata mentre stavamo difendendo bene a tutto campo. Non è detto che andando indietro si riesce ad essere più efficaci, questo è il messaggio che cerco di dare sempre agli attaccanti. La prima pressione deve essere determinante. La cattiveria e l’atteggiamento giusto deve partire dai terminali offensivi. Per quanto riguarda le qualità individuali, credo che qualcuno debba e possa dare di più. Qualcuno mi da in settimana più di quanto abbia dimostrato in campo”. Poi ancora sul mercato: “Non possiamo pensare al mercato. E’ troppo importante fare punti nelle prossime giornate, non possiamo pensare ad altro. Per un mese sono stato condizionato dal dover fare scelte obbligate e “snaturate” ma questo è un percorso iniziato già l’anno scorso con Coletti e Loiacono. So bene che Gerbo non è un terzino di ruolo ma credo che possa esprimersi bene anche lì. Se giocano determinati calciatori è perchè mi danno determinate garanzie. Il mercato fatto è stato in sintonia con Di Bari, mi sento responsabile allo stesso modo”.

Sui convocati:”Sono tutti convocati tranne Floriano, Figliomeni, Rubin e Gerbo. Agnelli è al 100% così come Martinelli e Deli. Rubin deve risolvere alcuni problemi al ginocchio. Nicastro, invece, è normalmente a disposizione”.

“Siamo in debito con la gente che ci segue, dobbiamo dare qualcosa in più per tutti i tifosi che ci sostengono. Dobbiamo andare al 100%”. Ha sottolineato Stroppa, quanto il popolo rossonero sia vicino alla squadra.

Presunti problemi, risolti, tra il bomber Mazzeo e Chiricò, confermati da Stroppa: “Mazzeo e Chiricò si sono picchiati. Peccato che lo abbiano fatto solo loro. Scherzi a parte, mi riferisco al fatto che hanno avuto cattiveria e voglia di rivalsa, non di abbassare la testa. Quando con l’Avellino e il Pescara abbiamo abbassato la testa, ero preoccupato. Se due compagni si mandano a quel paese, vuol dire che c’è carattere, sangue, attaccamento. Sono cose positive. Hanno litigato due amici, qualche “vaffa” può scappare. Sono cose normali. A me da fastidio che venga fuori la notizia, non il fatto in sé. Non ho problemi a dire quanto successo, ma non vorrei che dall’esterno venga interpretato soggettivamente”.

Sull’Ascoli: “Sono una squadra che gioca a calcio, che palleggia e come noi subiscono e la posizione in classifica infatti è quella che il campionato sta descrivendo. Giocano in undici e non mi interessano le assenze altrui. Giocherà qualcun altro”.

Infine, chiosa su Di Bari e Curci: “La società si è esposta su quanto successo in settimana e mi dispiace per Di Bari e Colucci. Potrebbero sembrare parole di circostanza, ma davvero per me Di Bari è un amico nonché una persona straordinaria sotto ogni punto di vista. Così come Colucci che, per me, era un grande punto di riferimento. La società ha parlato alla squadra. I ragazzi sono sereni e non si sentono abbandonati, anzi sanno di avere fiducia”.

Fonte – Foggia.iamcalcio.it

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