Il pagellone di fine anno – Foggia: Mazzeo e Kragl sul podio, Guarna bocciato, Calabresi la sorpresa

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Un girone d’andata chiuso a quota 22 punti, al quart’ultimo posto, un po’ sotto quelle che erano le aspettative: forse a causa del carente mercato estivo, forse per il salto di categoria, forse per la poca esperienza. Da gennaio in poi, però, con l’arrivo e l’operato del ds Luca Nember e con il passaggio ad un più equilibrato 3-5-2 i rossoneri di mister Stroppa hanno ingranato la marcia giusta e, risalendo la china, hanno ottenuto un nono posto che sa quasi di beffa (a tre punti dai playoff). Un risultato tutto sommato importante e inaspettato visto il modo in cui era cominciata la stagione: i Satanelli chiudono col terzo miglior attacco e con la terza peggior difesa, con un gioco tra i più belli della categoria e con Mazzeo al quinto posto nella classifica generale dei marcatori in cadetteria.

I MIGLIORI 

Fabio Mazzeo 8.5 – 19 gol e 10 assist in 36 presenze stagionali in campionato, più due gol in due apparizioni in Coppa Italia. Che dire di più? I numeri parlano da sé. Giocatore indispensabile per le trame offensive dei Satanelli, abile non solo nel metterla dentro, ma anche nell’aprire spazi per i suoi compagni: tanto gioco spalle alla porta con sponde e tocchi di prima ad aprire praterie per i velocisti rossoneri. Tanta roba per un 35enne il cui score massimo in cadetteria era di 5 centri (con la maglia del Frosinone). Peccato solo per i due rigori sbagliati e per le sei giornate in cui è stato fuori per infortunio: chissà, forse la classifica cannonieri in B poteva avere gerarchie diverse…

Oliver Kragl 8 – Arrivato a gennaio in prestito con diritto di riscatto dal Crotone, il centrocampista tedesco classe ’90 ha trascinato la truppa rossonera a suon di gol, assist e prestazioni altisonanti. Sono ben 5 i portieri “trafitti” dai suoi siluri di mancino, e non c’è preghiera che tenga! Padrone assoluto della fascia sinistra ha contribuito (e non poco) ad innalzare il tasso qualitativo della rosa. La domanda sorge spontanea: che ci fa lui in B?

Denis Tonucci 7 – Indimenticabile quell’eurogol in mezza rovesciata in casa contro lo Spezia (un plagio allo stemma della Panini). Meno importante, seppur da segnalare, l’assist nella giornata successiva contro il Venezia. Ci chiederete perché, per un difensore, partiamo dai suoi dati realizzativi. Il motivo è presto detto: il gigante ex Bari, non solo ha contribuito a dare solidità e cattiveria (sportiva) al reparto difensivo, ma ha aumentato la pericolosità del Foggia sulle palle inattive grazie ai suoi centimetri e a suoi puntuali inserimenti. E poco importa se per fermare un avversario entra pulito o lo fa volare fuori dallo “Zac”: the Warrior punta all’efficacia. Qualche errore lo ha commesso anche lui, ma l’impatto avuto e l’impegno profuso va assolutamente premiato.

CHI POTEVA DARE DI PIÙ 

Enrico Guarna 5 – Stagione di alti e bassi per il portiere arrivato in estate dal Bari. A pesare è stata l’accanita ripetitività degli svarioni, simili tra loro, soprattutto in fase di costruzione. Il “regalo” nel derby contro i biancorossi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Luigi Scaglia 5.5 – Arrivato in prestito dal Parma a gennaio con il crisma di “grande acquisto”, non ha poi mantenuto le aspettative complice, probabilmente, un impiego frammentario (una sola gara da titolare) e una posizione in campo non propriamente adatta a lui.

Francesco Fedato 5.5 – Nel 4-3-3 disegnato inizialmente da mister Stroppa parte bene e sembra poter garantire buone prestazioni: la bella uscita col Palermo, i gol contro Novara e Pro Vercelli. Poi, a causa di determinate scelte di formazione e quindi il cambio di modulo, si perde un po’ fino a scomparire quasi del tutto.

Mathieu Duhamel  5.5 – Due sole gare da titolare per il francese su 11 gettoni complessivi di presenze. Un bel gol al “Barbera” poi poco o niente. Probabilmente il fatto di essere stato impiegato col contagocce, il problema della lingua e il doversi adattare ad un modo di giocare non adatto alle sue caratteristiche hanno fatto la differenza in negativo.

LE SORPRESE 

Francesco Deli 7.5 – Dopo i 4 gol dell’anno scorso, si è ripetuto quest’anno, con una categoria di differenza, e non è poco. Cresciuto in maniera esponenziale, partita dopo partita, ha saputo calarsi alla perfezione in un ruolo non facile mettendo in mostra le sue caratteristiche: dribbling, inserimento, ultimo passaggio (non a caso ha realizzato 6 assist). Può crescere in fase difensiva ma il futuro è tutto suo.

Arturo Calabresi 7 – Altra piacevole sorpresa dal mercato di gennaio, ma sbocciata in primavera. Sì perché il suo esordio avviene ad aprile, nella vittoria esterna contro la Cremonese (0-4). Poi da lì 10 partite da titolare che confermano quelle che sono le sue qualità: anticipo, eleganza palla al piede e senso della posizione.

Andries Noppert 6.5 – Esordisce fuori casa contro il Cittadella più per esigenza che per altro. Lì e nelle altre 4 partite successive (tutte da titolare) il “grattacielo” olandese dimostra tanta classe (soprattutto nel match contro il Frosinone) alternata, però, a qualche sbandata. Le palle alte sono tutte le sue, sulle conclusioni si dimostra rapido ed efficace (nonostante l’altezza), con i piedi se la cava bene. Da rivedere un po’ il posizionamento, ma può soltanto migliorare.

Roberto Floriano 7 – 20 presenze stagionali, soltanto 7 da titolare, ma lui lascia il segno lo stesso. I numeri parlano chiaro: 5 gol, tutti di pregevole fattura, e 4 assist. Gioca in una posizione più vicina alla porta avversaria e questo esalta le sue caratteristiche da finalizzatore (vedere il gol contro il Frosinone): dimostra di non essere un giocatore da C e di poter tranquillamente stare in B.

GLI ALTRI

Tarolli 6, Camporese 6.5, Loiacono 6.5, Martinelli 6, Figliomeni s.v, Rubin 6, Celli 6, Gerbo 6, Agnelli 6.5, Agazzi 7, Ramé s.v., Nicastro 7, Beretta 7.

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Attila
Attila
5 Anni fa

Manca CAMPORESE TRA I MIGLIORI! Una sicurezza. Senza di lui il buio. 8 in pagella. Punto fermo con Tonucci e magari avessimo ancora un anno Calabresi.