Il Foggia cerca la vera identità

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Un trittico per stabilire obiettivi. La penalizzazione incide, ma ora si va a caccia della svolta.

Adesso il Foggia deve capire cosa vuol fare da grande. Quale ruolo recitare in questa Serie B: comparsa, comprimario o protagonista. Non è più tempo di indugiare, né di limitarsi al compitino. Il rodaggio è finito. Scadute anche le attenuanti legate alle squalifiche e agli infortuni di inizio stagione, ora che pure Iemmello ha ripreso ad allenarsi con i compagni, era in panchina a Cosenza e fra non molto potrebbe esordire in B in rossonero, dopo aver giocato con il Foggia per due stagioni di seguito in terza serie, segnando a raffica.

I primi due mesi di campionato sono andati. E hanno consegnato 12 punti alla squadra di Grassadonia. Che senza il -8 sarebbe nei playoff. Ma la penalizzazione dovuta ai presunti e passati illeciti amministrativi c’è, in attesa del terzo grado di giudizio: l’udienza presso il Collegio di garanzia del Coni dovrebbe tenersi nel mese prossimo. Per cui la classifica, al momento, dice altro: rossoneri a quota 4, in piena zona-retrocessione. E allora bisogna ricominciare a correre, ritrovare continuità nelle prestazioni e nei risultati positivi, evitare sconfitte disarmanti come quella di sabato scorso in Calabria.

Il «ciclo della verità» è cominciato male per Loiacono e soci, ma si può rimediare. All’orizzonte tre partite cruciali. Tre gare in una settimana. Che diranno se il Foggia, per ora, deve puntare esclusivamente alla permanenza, senza guardare oltre. O se è in grado, ha la forza di staccarsi dalle retrovie per arrampicarsi fino ai piani nobili della classifica, in linea con il programma tracciato dalla società ed esplicitato dal d.s. Nember: conquistare la promozione in A entro due anni, provando già da questa stagione a migliorare il piazzamento della scorsa annata (nono posto ad appena due lunghezze dai playoff).

Sabato prossimo, alle 15 allo «Zaccheria», il derby con il Lecce, formazione che finora, tra le neopromosse, ha avuto il rendimento migliore. Tre giorni dopo, la trasferta di Cittadella (martedì 30 ottobre alle 21). Sabato 3 novembre infine, alle 15 in casa, il test col Brescia. Dopodiché, due settimane di pausa (turno di riposo e sosta del campionato). Tre sfide dal coefficiente di difficoltà notevole. Nove punti a disposizione, per un altro sprint. Ieri ripresa degli allenamenti. Il tecnico ha parlato a lungo alla squadra. Camporese prosegue le terapie per ristabilirsi dall’infortunio muscolare.

Il k.o. di Cosenza ha ricordato il 2-0 del febbraio 2017 a Taranto, in Lega Pro. Anche allora il Foggia – che veniva da 4 successi di fila – si lasciò sorprendere da una squadra tecnicamente inferiore. Poi, riprese quota mettendo in fila 10 successi e atterrò in Serie B. Altro campionato, squadra e allenatore diversi. Ma l’auspicio dei tifosi rossoneri è che anche stavolta questo inatteso stop possa consentire ai «Satanelli» di scuotersi, ritrovarsi e riavviare la rimonta in classifica.

Fonte – Lagazzettadelmezzogiorno.it

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