Zemanlandia: un ricordo del Foggia “dei miracoli”

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La recente scomparsa, all’età di 71 anni, dell’ex presidente del club ed ex presidente dell’Associazione degli Industriali della provincia di Foggia, Pasquale Casillo, simbolo storico del “Foggia dei miracoli” e che pochi giorni fa la città ha salutato per l’ultima volta con una calorosa partecipazione, ha riportato alla memoria di tutti il periodo più glorioso della storia dei satanelli. Qualunque tifoso rossonero che si rispetti sa che cosa si intende quando si parla di “Zemanlandia”; o perché ha vissuto in prima persona i fantastici anni del passaggio dalla Serie C al nono posto in Serie A, o per aver conosciuto le prodezze di Francesco Baiano e dei suoi compagni di squadra attraverso le cronache degli annali o i racconti di genitori e fratelli maggiori.

 

Posted by Zemanlandia on Monday, June 9, 2014

Zemanlandia: un sogno ineguagliabile per il Foggia e per Foggia

Anche se c’è chi ricorda che i rapporti tra Casillo, conosciuto anche come il “re del grano” per essere stato uno dei più importanti produttori di frumento del Sud Italia, l’ex direttore sportivo Peppino Pavone e l’ex allenatore Zdenek Zeman non furono sempre idilliaci, non c’è dubbio che quello vissuto dalla società del Foggia e da tutti i cittadini, tifosi e non solo, tra la metà degli anni ottanta e l’inizio dei novanta, fu un sogno irripetibile, che ebbe il proprio centro di gravità nella rivoluzionaria filosofia di gioco dell’allenatore boemo, nato a Praga nel 1947, e nel suo modulo tattico offensivo 4-3-3.

La Serie A degli anni novanta era ben diversa da quelli di oggi, ma è molto probabile che anche nella stagione 2020/2021, in cui la Juventus è di nuovo la principale favorita per la vittoria del campionato come dimostrano la quota di 1,90 assegnata dagli operatori di scommesse di calcio online del 14 settembre, il Foggia della Zemanlandia sarebbe una squadra di tutto rispetto. Diversi calciatori di quel mitico undici, infatti, erano atleti di riconosciuto talento che hanno conquistato le vette più alte del successo nazionale e internazionale.

Come ricorda Sky Sport in un articolo commemorativo, la squadra costruita da Zeman con pazienza e meticolosità a partire dal 1989, anno del suo ritorno a Foggia, fortemente voluto da Casillo (dopo una breve esperienza precedente, nella stagione 1986/87, quando il Foggia militava ancora in Serie C1) fu un gruppo unito e motivato che poteva contare su individualità eccellenti. Molti di quei giocatori sarebbero diventati, di lì a poco, dei campioni di primo livello. Giuseppe Signori, Roberto Rambaudi, Igor Kolyvanov, Igor Šalimov e Luigi Di Biagio sono alcuni dei nomi più importanti dei giocatori cresciuti calcisticamente nel Foggia di Zeman.

 

In particolare, va ricordata la straordinaria carriera di Signori, uno dei più grandi bomber della Serie A di tutti i tempi (188 goal realizzati in totale, tre volte capocannoniere in campionato, due volte massimo realizzatore in Coppa Italia e uno dei cinque calciatori ad aver ottenuto nella stessa stagione il titolo di massimo marcatore sia in campionato che in Coppa Italia, nel 1993) e quella di Di Biagio (ex di Foggia, Roma, Inter e Brescia) che ha collezionato ben 32 presenze e 2 reti in Nazionale, partecipando ai Mondiali del 1998 in Francia, a quelli del 2002 in Corea del Sud–Giappone e agli Europei del 2000 in Belgio-Paesi Bassi.

Che cosa fu esattamente la Zemanlandia?

Il ciclo della Zemanlandia si concluse nel 1994 con il passaggio del tecnico alla Lazio, dove, insieme a giocatori del calibro di Paul Gascoigne, Alessandro Nesta e Aron Winter, si trovò ad allenare di nuovo gli ex foggiani Beppe Signori e Roberto Rambaudi. Fu un periodo straordinario in cui si parlò del “fenomeno Foggia” in tutta Italia. Conquistata la promozione in Serie A nella stagione 1990/1991, con il miglior attacco del campionato, dopo 13 anni di permanenza nella serie inferiore, i rossoneri ottennero la salvezza nelle tre edizioni successive, piazzandosi due volte al nono posto e una volta al dodicesimo. Nella stagione 1993/1994, in particolare, mancarono per un soffio la qualificazione alla Coppa UEFA, sfuggita in seguito alla sconfitta casalinga contro il Napoli, per 1 a 0, nell’ultima giornata di campionato.

Il progetto della cosiddetta seconda Zemanlandia, che venne lanciato nel 2010, dopo 16 anni dalla prima esperienza, attraverso il riacquisto della società da parte di Casillo, il nuovo ingaggio di Zeman sulla panchina e di Pavone come direttore sportivo, durò appena un anno. In seguito ai risultati deludenti, il tecnico consegnò le proprie dimissioni, non senza però aver prima dato l’opportunità di crescere calcisticamente ad altri futuri campioni. Primo fra tutti, quel Lorenzo Insigne che è attualmente il capitano del Napoli e che dal 2012 indossa la maglia azzurra nella Nazionale maggiore.

Nell’anno in cui il Foggia Calcio celebra il Centenario della sua fondazione (avvenuta nel maggio 1920) non c’è modo migliore di festeggiare questa ricorrenza che ricordando quella che fu, tra il 1986 e il 1994, la pagina più gloriosa del suo primo secolo di storia, con la speranza di rivedere presto la squadra giocare in Serie A e svolgere un ruolo di primo piano nel massimo campionato calcistico italiano.