Foggia, Orlando scala le gerarchie

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Non è soltanto il vice-Millico: nel derby contro l’Altamura ha dimostrato tutto il suo valore.

La grande sorpresa di questo Foggia ancora indecifrabile, ma già vincente, si chiama Francesco Orlando, esterno offensivo svincolato dal Taranto, sul quale la società di Canonico ha puntato gli occhi e messo sotto contratto sin dai primi giorni di apertura del mercato ai primi di luglio. L’ex rossoblù (23 presenze e un gol nell’ultima stagione) è stato infatti il primo attaccante a essere ingaggiato in ordine di tempo, ben prima di Zunno e di Emmausso prelevati da quel Messina riserva indiana del direttore sportivo Domenico Roma. L’assist col quale Orlando manda in gol il match-winner Emmausso sulla rete del raddoppio contro l’Altamura è un colpo d’alta scuola, una di quelle soluzioni tattiche che è più facile incrociare su un campo di PremierLeague o al Santiago Bernabeu piuttosto che su una platea di serie C. Con tutto il rispetto per la categoria, s’intende.

FUORI CATEGORIA. L’azione viene costruita con grande perizia tattica, Orlando avanza qualche metro sulla trequarti, alza la testa e lancia millimetricamente il compagno che taglia dalla parte opposta, complice un errore di calcolo sul filo del fuorigioco della difesa altamurana che agevola l’incursione di Emmausso a quel punto libero di trafiggere il portiere sul secondo palo e in perfetta solitudine. Una giocata che ha strappato applausi a piene mani anche ai padroni di casa e che si concilia con il palato degli amanti del calcio ad ogni latitudine e categoria. Un colpo da biliardo ancor più surreale tenendo conto che Orlando, nella sfida del San Nicola, era soltanto il “sostituto” di Millico, rimasto ai box per un problemino muscolare stando alle anticipazioni della vigilia. Brambilla aveva dirottato l’ex rossoblu a destra della trequarti scambiando la posizione con Zunno quest’ultimo applicato in funzione di vice-Millico. Orlando nel primo tempo ha badato più che altro a non perdere contatto con i sincronismi della squadra, protetto alle spalle da Salines che ha limitato le progressioni offensive sulla corsia di destra in funzione del compagno più avanzato, al debutto dal 1’ con la maglia rossonera. Una combinazione che potremmo rivedere contro il Monopoli (in attesa di Millico). L’ex tarantino ha però lanciato un messaggio a Brambilla, oltre che suggeritore per le punte può andare anche a bersaglio com’è successo nel primo tempo con l’Altamura anche se il 28enne jonico anziché andare al tiro ha preferito servire un compagno vanificando la giocata. Varianti in corso d’opera per un Foggia non ancora al 50 per cento delle sue potenzialità. La squadra avrà bisogno ancora di un po’ di tempo per ritrovarsi negli schemi, come sottolinea mister Brambilla. Ma che dimostra di avere le soluzioni giuste per rispondere ai comandi di un tecnico comprensivo ma intransigente, come qualcuno tra i suoi stessi giocatori comincia a dipingerlo. (Waltyer Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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