Si ferma tutta la città di Foggia. Si ferma per celebrare la memoria di Gaetano, Michele e Samuel, i tre giovani tifosi rossoneri morti nel tragico incidente stradale di Potenza. Il loro amore per il Foggia e per lo stadio Pino Zaccheria li ha legati indissolubilmente alla città che oggi, con il cuore spezzato, si radunerà per dar loro l’ultimo saluto proprio lì, dove i tre ragazzi hanno vissuto le loro passioni più grandi.
LA GIORNATA. Sono attese migliaia di persone da tutta Italia già in mattinata, in un’atmosfera di dolore e rispetto che coinvolge l’intera comunità. La camera ardente al Palazzetto Preziuso in via Guido Dorso sarà aperta anche oggi fino alle 13: ieri pomeriggio le tre salme sono giunte a Foggia. Le esequie cominceranno alle 16 ma le porte dello Zaccheria si apriranno due ore prima. Sarà un giorno di lutto cittadino e tutta Foggia, dalle istituzioni alle attività commerciali, parteciperà al dolore collettiva. Il Comune ha allestito anche un maxischermo in via Gioberti per chi non riuscirà a entrare nello stadio per seguire la cerimonia. A celebrare la messa funebre sarà il vescovo di Foggia-Bovino monsignor Giorgio Ferretti: l’ultima volta fu Papa Giovanni Paolo II a celebrare una Messa al Pino Zaccheria (1987) e oggi, come allora, la città intera si stringe attorno al suo stadio. La comunità riflette su quanto accaduto e su quanto questi tre giovani rappresentavano per Foggia: il futuro, la speranza, la passione per lo sport e per la vita.
LE INIZIATIVE.Domenica il Foggia renderà nuovamente omaggio ai ragazzi in occasione della gara contro il Catania. La società ha annunciato che l’intero incasso sarà devoluto alle famiglie delle vittime. Le squadre entreranno in campo con tre minuti di ritardo, uno per ognuno dei giovani scomparsi, seguito da un minuto di silenzio. Saranno deposti dei fiori sotto la Curva Nord, il settore che Gaetano, Michele e Samuel occupavano abitualmente. I rossoneri avevano chiesto il rinvio della gara -offrendosi anche di coprire le spese- ma il Catania si sarebbe opposto: gli etnei, comunque si uniranno al lutto rinunciando alla propria quota dell’incasso della partita. Oggi purtroppo sarà l’ennesimo giorno di sofferenza per questo territorio , troppo spesso martoriato dalle tragedie. Soltanto un mese il Comune dichiarò il lutto cittadino per Antonio Ciccorelli, vigile del fuoco morto sul lavoro. Ancora prima l’omicidio di Franca Marasco e la tragedia aerea di Apricena (sette vittime). E tornando indietro nel tempo, come dimenticare la più grave tragedia edilizia della storia italiana ed europea, il crollo di viale Giotto (67 morti). Foggia è una città che ha conosciuto il dolore tante volte, piegata da tragedie e difficoltà. Ma i foggiani trovano la forza di rialzarsi, uniti da un amore indissolubile per la loro terra. Ogni volta che la sofferenza colpisce, la comunità si stringe. (Francesco Ippolito)
Fonte – Corrieredellosport.it