«Ho visto un buon Foggia, finché la gamba non è venuta meno». E’ il concetto chiave dell’ultima sfida allo Zaccheria: rossoneri tornati a vincere, ma con quanta fatica. La squadra mostra il fianco agli avversari negli ultimi 20′, era già successo contro il Catania (da 2-0 a 2-2 anche per una tattica scellerata), si sono rivisti quei fantasmi anche contro la Juventus Next Gen. Il tecnico Luciano Zauri ha fotografato il momento, non nascondendo il problema forse più importante che riguarda oggi il Foggia, ovvero la condizione fisica dei suoi atleti. Forse è stata sbagliata la preparazione, probabilmente i continui cambi in panchina non hanno giovato sul piano fisico e nervoso. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i rossoneri al 95′ di Foggia-Juventus NG erano letteralmente stremati, alcuni sono stramazzati al suolo sopraffatti dalla stanchezza al fischio finale dopo aver il forcing finale dei bianconeri.
DA MIGLIORARE. Zauri nel dopo partita ha analizzato questi momenti, confidando nella capacità in questo momento di dover gestire la situazione nel migliore dei modi. E il calendario non lo aiuta, con l’anticipo di campionato di venerdì 15 sul campo della Casertana: «Faremo la conta dei disponibili – le parole del tecnico – contiamo nel ritorno in gruppo dei tre squalificati». Con Salines, Silvestro e Felicioli nuovamente convocabili, l’esterno offensivo Zunno non dovrà più giocare da terzino (suolo peraltro svolto con grande spirito di sacrificio e abnegazione). Zauri metterà a posto le corsie, il ritorno di Salines a destra potrebbe aprire nuovi scenari anche a centrocampo (ne riferiamo a parte). Ma al di là degli uomini in formazione, questo Foggia passato attraverso la gestione di Brambilla dal precampionato alla sesta giornata, poi di Capuano dalla settima all’undicesima, quindi attraverso altre due gare in autogestione (Zangla e Gentile gli altri due tecnici avvicendatisi) mostra decisamente il fiato corto. E nemmeno con i cinque cambi a disposizione il tecnico sembra di poter gestire i minuti finali. <«<Credo nel valore dei ragazzi – conclude Zauri – in questo momento dobbiamo mettere fieno in cascina. Il gioco e tutto il resto che verrà sarà di conseguenza». (Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it