Non c’è solo il Trapani contro il Foggia: la formazione di Zauri dovrà vedersela anche con due carissimi nemici, Peppino Pavone e Ezio Capuano. Direttore sportivo e allenatore appena arrivati alla guida della formazione granata, giusto in tempo per provare a fermare la serie positiva dei rossoneri che viaggiano alla media di 2,3 punti a partita e sono in serie positiva da sei turni. Quella contro i rossoneri sarà infatti appena la seconda gara di campionato per Capuano sulla panchina dei siciliani, la terza mettendoci dentro pure la sfida di mercoledì in coppa (entrambe vincenti grazie a bomber Lescano). Lo stesso dicasi per il direttore sportivo transfuga dal Messina, ingaggiato il 12 dicembre. Quando si dice il destino. Ma si tratta di due ex molto differenti. Un grande rossonero resta Peppino Pavone, molto più scolorito invece il rossonero di Capuano che alla seconda esperienza in quattro anni con il club pugliese si è dovuto ancora una volta dimettere dopo cinque giornate (5 punti), migliorando comunque l’esperienza lampo dell’estate 2020 quando lasciò la squadra nel precampionato per alcune divergenze con la società. Il passato illustre dell’ideologo di Zemanlandia parla da solo, Pavone è stato calciatore in A e in B con i rossoneri e direttore sportivo negli anni d’oro del boemo. L’ultima stagione (2021/22) fu però la più amara, Pavone fu esonerato da Canonico a campionato in corso salvo poi riprendere il suo posto dopo l’aut aut del boemo che minacciò a sua volta di fare le valigie. A fine stagione fu separazione per entrambi.
AL VELENO. Ex dunque al veleno, in vena di rivincita contro la piazza e soprattutto la società rimasta la stessa dei tempi incriminati. Ci ha pensato Capuano ad accendere la vigilia (ma dal Foggia nessun commento) commentando le prodezze di bomber Lescano, guarda caso richiesto dal Foggia a inizio di questa stagione ma poi finito al Trapani con queste parole: <<Tutti volevano Lescano, ma c’era chi faceva il pezzente…>>.(Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it