I distacchi lasciano sempre l’amaro in bocca. Nel calcio rappresentano la normalità ed anche per questo i tifosi dichiarano di essere affezionati più alla maglia e ai colori rispetto a chi indossa quella maglia e gioca per quei colori.
Esistono però delle storie che stravolgono questa normalità e quella di Pino Agostinone è proprio una di queste. L’ho conosciuto che era un ragazzino, giocava nelle giovanili del Foggia; sempre riservato, sempre attento negli allenamenti, sempre attaccato ai compagni e il suo ossequio, dopo un suo gol nel Foggia di Zeman, ad un suo compagno sfortunato come Salvatore Capocchiano, evidenziò la sua sensibilità e il suo non sentirsi ancora arrivato.
In questi giorni in tanti hanno ricordato il suo bacio alla maglia dopo la gara di Salerno ma chi conosce Pino sa benissimo che lui non aveva bisogno di questi gesti plateali: lui quella maglia l’aveva tatuata sulla pelle, come forse solo alcuni tifosi, e per quella maglia decise di tornare, in nome della sua foggianità, al capezzale di una squadra che stava sparendo e a quella maglia ha dato tanto, pur non godendo da subito dei favori di un pubblico che spesso critica più per le origini che per le qualità in campo.
Quando se ne è avvisata la necessità, ha saputo mettersi da parte con la stessa umiltà di quando era ragazzo per il bene della squadra, tifava e soffriva dalla panchina, ma senza una smorfia, senza creare alcun problema.
Sono questi uomini che fanno bene al calcio, sono i valori di Pino che ti portano a legarti ad una squadra, anche se alla fine le regole del gioco prendono il sopravvento e forse è anche giusto così. Resta il fatto che Pino Agostinone, senza quella casacca rossonera, ci mancherà a tutti e tutti oggi abbiamo il dovere di ringraziarlo.
Alberto Mangano da manganofoggia.it
grazie, per l’impegno e la professionalita’ dimostrata in questi anni. ti auguro di avere tutte le soddisfazioni possibili, per un buon ritorno.
L’umiltà spesso non paga,soprattutto nel calcio,dove spesso gli arroganti fanno strada,fino a quando l’arroganza non trabocca e ci si rende conto che l’altra è più essenziale e che porta equilibrio in uno sport come il calcio che vive spesso di eccessi. Grazie Pino e sempre il Foggia nel cuore!!
Pino merita di giocare con continuità per dimostrare quello che vale!!!
In bocca al lupo e grazie per l’amore che hai dimostrato per la TUA città e la TUA squadra!!!
Forza Foggia!!!