Top & Flop di Foggia – Fidelis Andria

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Tante emozioni allo “Zaccheria”, con la Fidelis Andria che strappa la qualificazione ai quarti di finale al cospetto di un Foggia tutt’altro che irresistibile. Biancazzurri avanti per tre volte, trascinati dall’ex di turno Di Piazza, autore di una doppietta. Satanelli decimati, spuntati e poco incisivi in attacco, difetto che si sta rivelando una grave pecca per la stagione del Foggia.
L’inizio del derby è tutt’altro che spettacolare: la fase di studio si protrae per diversi minuti e il Foggia, seppur in continuo possesso di palla, non riesce a sfondare l’impenetrabile schieramento andriese che, dal canto suo, si difende con ordine e riparte con grande dinamismo. La prima conclusione si segnala addirittura alla mezzora, con il tentativo velleitario di Maselli da fuori area. I Satanelli non entusiasmano e allora ci pensa la Fidelis a smuovere le acque al 33’: contropiede in grande stile per gli uomini di Ginestra, Garattoni si scontra con Alberti e non riesce ad intercettare il pallone, ne approfitta Bubas che sceglie la strada della rasoiata angolata, nulla da fare per Volpe. Gli ospiti potrebbero raddoppiare poco dopo, con un altro contropiede, ma Nunzella non riesce a calibrare bene il cross per Alberti, ben appostato sul secondo palo. I rossoneri tentano di reagire, Tuzzo e Vigolo, però, non danno il giusto sostegno a Ferrante. In pieno recupero, ci pensa Garofalo a togliere le castagne dal fuoco al Foggia: fino a quel momento autore di una prova non eccellente, il centrocampista scaraventa una sassata dai trenta metri che non lascia scampo a Vandelli. È il gol del pari che manda Ginestra su tutte le furie. Nella ripresa sembra un altro Foggia: seppur senza creare grattacapi, i dauni stazionano costantemente nella metà campo avversaria. Ginestra opta per un triplo cambio, inserendo Casoli, Di Noia e Di Piazza. Scelte azzeccatissime, con l’ex di turno che si trasforma in giustiziere e, al primo affondo, riporta avanti la Fidelis: è il 57’ quando il cross di Nunzella si trasforma in assist d’oro per l’inzuccata vincente di Di Piazza. Il Foggia fatica a ricomporsi, ma al 65’ arriva l’occasione per riacciuffare ancora l’Andria. Curcio, però, la spreca dagli undici metri, facendosi ipnotizzare da un superlativo Vandelli. Il portiere andriese deve però issare bandiera bianca al 70’: la sua deviazione difettosa sul calcio di punizione di Ferrante spiana la strada al gol di Garofalo, più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone e scaraventarlo in rete. La serata del Foggia assume contorni tragicomici: a dodici minuti dalla fine, Gallo stende ingenuamente Bolognese in area di rigore. Nessun dubbio per Angelucci da Foligno che decreta un nuovo penalty. Dal dischetto Di Piazza è freddo e regala la seconda delusione ai suoi ex tifosi dello “Zaccheria”. I rossoneri non hanno più benzina per rimettere in discussione la qualificazione e salutano mestamente la competizione. La Fidelis, invece, può riscrivere le sorti della sua stagione partendo proprio dai successi di Coppa.

Ed ora ecco i Top & Flop della sfida

TOP

Vincenzo Garofalo (Foggia): in una serata da dimenticare per i rossoneri, Garofalo è l’unico degno di menzione, in considerazione della sua doppietta. Dopo un primo tempo tutt’altro che entusiasmante, il centrocampista riacciuffa l’Andria con una conclusione imparabile dai trenta metri. Nella ripresa potrebbe correggere in rete la respinta di Vandelli sul rigore di Curcio, ma Garofalo si rifà poco dopo, ribadendo in rete la goffa deviazione del portiere sulla punizione di Ferrante. GOLEADOR

Matteo Di Piazza (Fidelis Andria): entra, segna, combatte, segna ancora. Trentacinque minuti di alto livello per l’attaccante biancazzurro che, nel suo vecchio stadio, mostra le sue incredibili doti e contribuisce in maniera determinante alla vittoria del derby di Coppa Italia. Bravo Ginestra a mandarlo in campo nel momento migliore degli avversari, bravo Di Piazza a confermarsi attaccante di lusso per la categoria. MATCH WINNER

FLOP

L’atteggiamento (Foggia): la contestazione dei tifosi presenti allo “Zaccheria” trova le sue ragioni in una prestazione priva di carattere da parte del Foggia, sceso in campo con un turnover forse troppo spinto per un derby e con scarsa propensione alla lotta. Tanto palleggio, ma pochissime azioni da gol per Curcio e compagni che si confermano abulici in fase offensiva e distratti in difesa. Un’altra serata da archiviare in fretta, anche se ora iniziano ad essere troppe le giornate no per il Foggia 2021/2022. SPENTI

Nessuno (Fidelis Andria): una serata magica per la compagine di Ginestra che interpreta bene la gara. Attenti in fase difensiva e bravi a sfruttare l’arme del contropiede, i biancazzurri giocano una partita intelligente, riuscendo a colpire gli avversari nei momenti topici del match. Anche i gol subiti sembrano essere frutto del caso: il primo è una conclusione da distanza siderale di Garofalo, mentre il secondo nasce da un intervento non perfetto di Vandelli. Azzeccati tutti i cambi da parte dell’allenatore: Di Noia, Casoli e Di Piazza cambiano il volto del match, mentre nel finale il neoentrato Bolognese si conquista il penalty che deciderà la qualificazione. IN CRESCITA

Fonte – Tuttoc.com

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moreno
moreno
2 Anni fa

Come già ho detto si può dire tutto,hanno giocato male non hanno un gran tasso tecnico ecc, ma non è stato un foggia spento, hanno lottato sino alla fine hanno corso tutti senza risparmiarsi , l’avversario, come al solito, ha proposto il catenaccio che tanto piace ai critici, noi con sei titolari assenti, il rigore sbagliato, c’è anche una dose di casualità
perchè si parla di calcio. Ora, o si vuole dare il tempo alla squadra di crescere per esprimersi al meglio oppure meglio un allenatore che faccia un bel catenaccio all’italiana così potremo “meritarci” tanti bei pareggi. Fate voi