Top & Flop del Calciomercato di Gennaio 2022

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Il mercato è andato in archivio ormai da più di 48 ore, dopo la kermesse all’Hotel Sheraton San Siro di Milano, ed è ora tempo di valutazioni per coloro che hanno operato nelle varie trattative, piazzando colpi o vedendo svanire sul filo di lana operazioni già impostate. Alla stregua di un pagellone scolastico di fine primo quadrimestre abbiamo messo in fila i dirigenti del campionato della terza serie, stilando le nostre valutazioni. Naturalmente opinabili e discutibili, ci mancherebbe. Il nostro pagellone rispecchia la sessione invernale di mercato e non è legato del tutto ai valori degli organici. Sui banchi di scuola abbiamo messo gli operatori di mercato di Lega Pro che si sono distinti nel bene o nel male. Spazio ai promossi con voto dal 6,5 in su e a coloro che non sono riusciti a strappare il 6. C’è chi può vantare giudizi d’encomio, altri che si arrabattano per strappare la sufficienza e pertanto rimandati a fine campionato, il tutto in attesa del verdetto indiscutibile del campo, che resta da sempre giudice unico e supremo…

TOP

Alfio Pelliccioni (Ds Catanzaro): con il portafoglio pieno è più facile lavorare, però l’esperto direttore ha fatto le cose in grande. Iemmello e Biasci sono tanta roba davanti, Maldonado in mezzo al campo è un bell’acchiappo. Ottimi gli arrivi di Sounas e Bjarkason. La regina del mercato veste giallorosso. VOTO 8,5

Paolo Bravo (ds Sudtirol): Bravo di nome e di fatto. Gioco di parole banale, ma reale: la capolista del girone A infila un poker prezioso per restare in vetta fino alla fine. Galuppini può consacrasi, mentre Mawuli , H’Maidat e De Marchi alzano il livello complessivo della rosa. VOTO 8

Ciro Polito (ds Bari): Maiello è un botto da urlo per la categoria, molto bene anche Misuraca, mentre Galano è un punto di domanda. Il talento del Robben pugliese non si discute, ma i limiti caratteriali l’hanno frenato negli ultimi anni. Ineleganti le dichiarazioni su Marras, che al debutto col Crotone è stato subito decisivo infilzando di Parma di Gigi Buffon. VOTO 7,5

Salvatore Di Somma (ds Avellino: zitto zitto il buon Di Somma regala due acuti di livello. Murano è uno che sposta gli equilibri e con Maniero comporrà un tandem micidiale. A sinistra se Kragl torna quello di Foggia ci sarà da divertirsi… VOTO 7,5

Davide Vaira (ds Modena): nella rosa più forte del girone B aggiunge 4 calciatori funzionali (Piacentini, Magnino, Oukhadda e Longo) e che saranno preziosi per arrivare fino in fondo. È mancato solo il colpaccio da copertina. VOTO 7,5

Doriano Tosi (ds Reggiana): il tris D’Angelo-Porcino-Arrighini alza ulteriormente il livello di una squadra già super e ancora imbattuta. VOTO 7,5

Oscar Magoni (ds FeralpiSalò): il Mago ci dá dentro e regala ai tifosi un nome da favola come Luca Siligardi. Effetti speciali ma anche tanta sostanza con De Lucia, Castorani e Farabegoli. VOTO 7

Luca Matteassi (ds Pescara): si scatena sulle uscite realizzando 10 affari tra cessioni e risoluzioni. Mica male in un mercato asfittico. Rosa puntellata con Pontiasso (bella chiamata!), De Risio, Cernigoi, Ierardi più il baby Amore. VOTO 7

Gigi Condò (ds Vibonese): last minute cala una cinquina che in caso di rimonta salvezza varrà come una tombola. Da Curiale a Zibert, passando per Corsi, Carosso e Zappa. Senza dimenticare Blalze, Volpi, Panati e Suagher. Condò potrebbe rendere dolce anche…l’Amaro del capo. VOTO 7

Moreno Zebi (ds Cesena): il trio Pittarello-Calderoni-Allievi promette molto. Non è da tutti dire no al Milan come hanno fatto i romagnoli per ok classe 2004 Tommaso Berti. VOTO 7

Marco Scianò (Dg Piacenza): il budget non è eccezionale, allora servono le idee. Quelle giuste. Ciccio Cosenza e Gianni Munari sono due pescate importanti considerati gli stipendi a cui viaggiavano prima di sbarcare in saldo in Emilia. VOTO 6,5

Fabio Massimo Conti (dg Fermana): la fantasia non gli manca e da anni riesce con uno dei budget più risicati della categoria a sfornare miracoli salvezza. Anche a sto giro ne prende 8 e potrebbe replicare i traguardi degli anni scorsi. VOTO 6,5

Domenico Fracchiolla (ds Lecco): quest’anno in casa bluceleste bisogna stringere la cinghia, ma il Diesse riesce comunque a puntellare la squadra con arrivi interessanti come Nesta, Vasic e Libertazzi. VOTO 6,5

Marcello Pitino (ds Messina): arriva al capezzale giallorosso a pochi giorni dalla fine del mercato e con mestiere chiude 6 acquisti in 36 ore. Piovaccari può fare la differenza: Statella, Camilleri e Rizzo con la testa giusta possono tornare protagonisti dopo essere finiti nell’oblio. VOTO 6,5

Gigi Fresco (Virtus Verona): il presidente/direttore/allenatore si regala una ciliegiona gustosa con Zigoni e attinge Manfrin dagli svincolati. VOTO 6,5

FLOP

Oreste Bamonte (Presidente Giana): zero acquisti sono un azzardo per chi deve salvarsi. Il rischio di avere rimpianti a fine stagione potrebbe essere grande. E pensare che ci aveva abituato a colpi come Pinardi, Bruno, Manconi e Gasbarroni. Da 2 anni invece ha tirato i remi in barca… VOTO 4

Pierluigi Di Santo (dg Seregno) la diaspora di talenti è stata pesante. Via i big Fumagalli, Borghese e Cernigoi. Un fuggi fuggi generale preoccupante che rende i brianzoli tra le pericolanti in zona retrocessione. Gli innesti last minute appaiono essere delle scommesse… VOTO 4,5

Nicola Canonico (Presidente Foggia): se l’obiettivo è lottare per i primi posti come dichiarato più volte, gli acquisti di Buschiazzo, Turchetta e Vitali non sono all’altezza. Se invece l’obiettivo è un onesto settimo-ottavo posto, vanno più che bene per staccare il pass per i playoff. Stendiamo un velo pietoso sulla vicenda Mastour… VOTO 5

Jacopo Colombo (Ds Pro Sesto): tanta confusione dalle parti di Sesto San Giovanni. Bene Toninelli e Sala, intrigante la possibilità di rilanciare Marilungo, ma serviva molto altro. Da rivedere anche l’esonero di Banchieri che stava rianimando la squadra. VOTO 5

Giorgio Rosadini (ds Montevarchi): la rosa dei toscani è deboluccia e i correttivi di gennaio non appaiono sufficienti a garantire con certezza la permanenza in categoria. VOTO 5

Cosimo D’Eboli (dg Paganese): dai nomi roboanti con la carta d’identità ingiallita a un manipolo di ragazzini alle prime armi come Celesia e Brogni. Come sempre senza mezze misure, da un eccesso all’altro. Troppo stagionato l’organico prima, troppo acerbo ora per tirarsi fuori facilmente dalle zone calde. Altro errore liberare Piovaccari per una diretta concorrente. VOTO 5

Mario Pretto (Dg Legnago): Lollo è un bel nome ma da solo non basta. Ci si attendeva di più… VOTO 5

Marcello Di Giuseppe (ds Latina): da un direttore scafato come Di Giuseppe non riusciamo a capacitarci di come sia rimasto col cerino in mano per il terzino sinistro. Libera Nicolao per il Foggia perché ha l’accordo con Kragl che però dopo 3 giorni sparisce e riappare con la maglia dell’Avellino. Non benissimo… VOTO 5,5

Antonio Obbedio (Ds Renate): Piscopo e Pizzignacco sono giovani di belle speranze e perdere Galuppini ci può stare, ma non rimpiazzarlo a dovere significa calare le braghe dinanzi al sogno B. Peccato… VOTO 5,5

Fonte – Tuttoc.com

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