De Zerbi sull’attaccante:”E’ l’unico ruolo sul quale possiamo fare un’eccezione e scegliere con calma”

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Il tecnico in conferenza stampa alla vigilia del primo impegno stagionale in Tim Cup con il Pontedera: “La delusione di Pisa non è stata ancora smaltita”. Smentito il ritorno del ‘Re’, mentre sulla squalifica di Vacca: “Mai visto un episodio simile”

La delusione non è ancora stata smaltita. Lo ammette candidamente il tecnico De Zerbi. A un mese e mezzo da quell’infausto 12 giugno, in cui le speranze di un ritorno in B si infransero contro il Pisa, per il Foggia è tempo di ripartire. Rituffarsi sul campo è la ricetta per mandare giù quel boccone così indigesto. Ma serviranno motivazioni ancor più grandi: “L’esperienza dell’anno scorso può servire se si prende dal lato giusto”, le parole del tecnico rossonero nella conferenza stampa della vigilia di Foggia-Pontedera, primo impegno stagionale valido per il primo turno di Tim Cup. “Non abbiamo vinto la finale, ma abbiamo fatto una stagione in cui la mentalità vincente è cresciuta. Dobbiamo ripartire sapendo che sarà ancora più difficile. Se l’approccio sarà quello giusto, con maggiori motivazioni, più fame, allora può diventare tutto più semplice”.

Il mister non si nasconde, ammettendo che in passato ci sono stati tanti errori, tra i quali anche quelli dell’allenatore: “Spero di farne di meno, ma gli errori fanno parte del lavoro, della vita. Solo se non ti muovi non sbagli mai. Gli errori dell’anno scorso si possono limare anche se sono stati commessi in buona fede, perché non è mai mancato l’impegno e la dedizione”. “Mi aspetto qualcosa in più da parte di tutti non di un singolo giocatore. Si tratta di un banco di prova per tutti. L’elemento fondamentale che non dovrà mai mancare è la voglia”.

Molti i volti nuovi che si paleseranno (non tutti, visto che Padovan è ancora impegnato nella tournee con la Juventus, ndr) questa sera nella presentazione ufficiale allo Zaccheria. Giocatori dai quali il tecnico è rimasto piacevolmente colpito per la velocità nel recepire i suoi principi di gioco. Mancherà l’attaccante, l’erede di Iemmello. Ma lui per primo ci tiene a smontare l’entusiasmo di chi pensa a un clamoroso ritorno del “Re”. “Toglietevolo dalla testa che torni”. Stesso discorso per Di Chiara. Sette innesti, ma la rosa non è ancora al completo. Serviranno almeno un altro terzino sinistro, possibilmente un under, e forse anche un centrocampista. E poi ci saranno le uscite: “Usciranno giocatori tra quelli indiziati, più altri che non erano indiziati. Io qua voglio solo gente motivata al 100%. Non sono cambiato. Anche Sarno? Può essere”.

Sull’erede del re non smentisce il nome di Donnarumma mentre esclude quello di Calaiò: “E’ l’unico ruolo sul quale possiamo fare un’eccezione e scegliere con calma. Mi aspetto un attaccante forte, poi per le caratteristiche possiamo anche scendere a qualche compromesso”. E su Viola dice: “Sta bene, ha bisogno di giocare. Se avesse giocato in pianta stabile lo scorso anno, probabilmente oggi non cercheremmo il sostituto di Iemmello. Ma l’attaccante resta tra i papabili per una cessione in prestito.

Poco più di 20 chilometri separano Pontedera da Pisa. La prima avversaria dei rossoneri, dopo la delusione dei playoff, sarà ancora una formazione toscana, come la Lucchese lo scorso anno. Da dove partì una grande Tim Cup, con il successo a Bari e l’onorevole sconfitta di Verona. Seguì poi un periodo di appannamento, che il tecnico non attribuisce agli impegni multipli: “Con le coppe non volevo togliere qualcosa al campionato. Mi hanno insegnato che quando si fa una cosa, bisogna farla bene, sennò stiamo a casa o andiamo al mare. Non è che l’anno scorso ho tolto qualcosa al campionato per agevolare la coppa, anzi la coppa è stato motivo trainante. Gli infortuni sono stati traumatici o ricadute o è stata sbagliata la diagnosi, nessuna stanchezza per la competizione in più. Altrimenti mandiamo la Berretti, ma così non onoreremmo i nostri impegni, la maglia, e chi ci paga”. Sulla gara di domani precisa: “Il Pontedera è una squadra organizzata, con un blocco consolidato anche se hanno perso dei giocatori. Non sarà una sfida facile”. Mancherà Maza, che ha rimediato una distorsione al ginocchio in allenamento, e Sarno che deve ancora smaltire gli acciacchi rimediati nel finale della scorsa stagione. Out anche Empereur (motivi burocratici) e Alex Sanchez (manca il transfer). Si riparte dal 4-3-3, ma in futuro non sono escluse novità tattiche. In porta ci sarà Guarna, l’erede di Narciso sul quale De Zerbi spende parole d’affetto: “E’ un mio fedelissimo. Mi dà fastidio il fatto che sia stato additato come unico responsabile. La mia è stata solo una scelta tecnica, ma magari avessi altri 22 giocatori come lui”. Chiusura sulla squalifica di Vacca: “In 23 anni di calcio, mai vista una roba del genere. Lui ha sbagliato e non lo giustifico. Però non mi vengono in mente episodi simili”.

Fonte – Foggiatoday.it

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