La Top 11 stagionale del Gir. C di Serie C

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In attesa della lotteria playoff, va in archivio un altro campionato di serie C. Il raggruppamento meridionale ha regalato gol, spettacolo e tante sorprese, a partire dal Monterosi di Menichini che ha meritato il pass per gli spareggi promozione. Aspettando tutti verdetti facciamo i complimenti al Bari che, trascinato da un gruppo esperto e da una tifoseria appassionata, ha stracciato la concorrenza che, pure, era abbastanza agguerrita. Mancano nella nostra top 11, ma meritano comunque di essere menzionati i vari Moro, Carlini, Meola, Cretella, Ferrante e Maniero.

Frattali (Bari): stagione eccezionale per il portierone biancorosso che, soprattutto nelle partite vinte di misura, ha avuto il merito di mantenere sempre alta la concentrazione e di abbassare la saracinesca. Il doppio miracolo in casa con l’Avellino vale da solo la riconferma per la prossima stagione, in cui il Bari potrà contare su un numero uno che si trovava in C soltanto di passaggio.

Pucino (Bari): ha fatto bene a Salerno, benissimo ad Ascoli e non ci si spiegava come potesse ritrovarsi svincolato in estate. Il ds Polito, suo grande estimatore, gli ha proposto di scendere di categoria e di sposare un ambizioso progetto in una piazza affamata di calcio. E’ stato amore a prima vista, la vittoria del campionato da assoluto protagonista è la logica conseguenza quando abbini qualità, senso d’appartenenza e professionalità

Fazio (Catanzaro): una squadra che propone un calcio offensivo non può prescindere da un difensore centrale di personalità e che sappia guidare bene il pacchetto arretrato. Di testa o d’anticipo, in scivolata o con il fisico: il centrale giallorosso fa sempre la scelta giusta al momento giusto e sarà uomo chiave anche negli spareggi promozione.

Silvestri (Avellino): un leggero e fisilogico calo nelle ultime settimane non cancella un campionato di alto livello, nel quale ha dato un calcio alla sfortuna dopo l’infortunio della passata stagione. Leader assoluto della retroguardia e punto di forza per il presente e per il futuro. Un combattente che ha saputo conquistare il cuore del popolo irpina.

Nicolao (Foggia): gol, assist e numeri da record per un ragazzo che ha tratto massimo profitto da quest’anno prima a Latina e poi alla corte di un maestro come Zeman. Le sue caratteristiche si sposano perfettamente con le idee del boemo, essendo il classico terzino di spinta che ha esaltato il gioco dei rossoneri. Una manna dal cielo per gli attaccanti e una spina nel fianco per gli avversari.

Vandeputte (Catanzaro): il centrocampista dalle spiccate doti offensive si conferma un lusso per la categoria, segnare otto reti in un girone così difficile è sufficiente per indicarlo come l’uomo decisivo per la compagine calabrese. Alcune prodezze dalla distanza resteranno negli annali di questo campionato.

Franco (Turris): fiore all’occhiello di una rosa competitiva, il centrocampista ha cambiato diverse posizioni in campo garantendo sempre elevato rendimento. Polmoni d’acciaio e capacità di applicarsi al meglio in entrambe le fasi.

Petermann (Foggia): crescita esponenziale anche per questo ragazzo, partito senza i giusti onori della cronaca ed esploso definitivamente nel girone di ritorno. Qualità, quantità, cattiveria agonistica, intelligenza tattica e ottima forma fisica: doveva essere l’anno della consacrazione, la missione è pienamente riuscita.

Curcio (Foggia): ricordate la telenovela estiva sul “ruolo non adatto alle sue caratteristiche?”. Quando in panchina c’è Zeman bisogna fidarsi e basta, per informazioni chiedere a Vignaroli che era gregario a Monza e Salerno e si ritrovò quasi a vincere la classifica cannonieri in B da centravanti con 24 gol. E’ accaduta la stessa cosa, con reti e assist a bizzeffe e tanti club di categoria superiore pronti a fare l’asta nella prossima sessione di mercato.

Brunori (Palermo): è l’uomo dei record in casa rosanero, uno degli attaccanti più prolifici dell’ultimo trentennio. 25 reti è bottino su cui non avrebbe scommesso nessuno, nemmeno la Juventus che sta seguendo con interesse il suo percorso di crescita. La perla del novembre 2021 contro l’Andria è premiata ancora oggi come il gol più bello della sua stratosferica stagione.

Giannone (Turris): il “Messi della C” ha incantato anche quest’anno, esaltato da un sistema di gioco perfetto per le sue caratteristiche e da un ambiente che lo ha eletto idolo indiscusso. Quando prende la mira sono sempre dolori per i portieri, le sue prodezze balistiche hanno consentito ai campani di vivere un’altra eccezionale stagione. E non è finita qui…

Fonte – Tuttomercatoweb.com

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