Boscaglia: “Il mio Foggia sarà solido e versatile”

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Arrivano i primi rinforzi per il Foggia, Boscaglia li aspetta per cominciare a costruire il suo progetto di squadra. Fine settimana di mercato per il nuovo staff rossonero, il presidente Nicola Canonico promette i primi arrivi a breve. Praticamente definito l’ingaggio del portiere Tommaso Nobile, classe ’96, dalla Virtus Francavilla. Interessa anche l’esterno destro Francesco Belli, classe ’94, vecchio pupillo di Boscaglia che lo aveva all’Entella. Il nuovo Foggia insegue obiettivi in tutti i reparti, c’è da ricostruire il 50% dell’organico, dodici i tesserati attualmente tra questi l’attaccante Curcio e il play Petermann considerati i punti di forza da cui ripartire. Boscaglia però non vorrebbe altre sorprese: l’addio del centrocampista Rocca, svincolatosi proprio nel giorno della presentazione del nuovo tecnico (1 luglio), ha destato qualche sorpresa tra i tifosi. Un tecnico totalizzante il successore di Zeman, attenzione però a confronti e paragoni: «Grande rispetto per il maestro boemo, ma non sono il sostituto di nessuno con le mie 700 partite alle spalle», la sua precisazione. Per entrare subito nella nuova realtà foggiana, l’artefice del miracolo Trapani (portato dalla serie D alla B) e del ritorno in B dell’Entella (stagione 2018-19) farà una full-immersion nella nuova realtà foggiana. «Voglio entrare subito in sintonia con l’ambiente, conoscere la città e i suoi tifosi. Una piazza stimolante, qui si possono ottenere risultati importanti. Il nostro impegno sarà.

JOLLY. Boscaglia chiede una rosa competitiva, ma non è una questione di nomi o grandi firme. «I nostri giocatori devono saper fare tutto – dice il tecnico siciliano – non possiamo fossilizzarci su un modulo, il campionato è vario e ci sono tante squadre». Il Foggia parte tra i favoriti, ma Boscaglia di questo non vuol sentir parlare. «Programmi? Si fanno inizialmente ma poi non esistono più. Noi invece dobbiamo far divertire la gente, portarli allo stadio con la voglia di venirci a vedere. Dobbiamo dare sempre il massimo». Fortemente motivato anche Canonico, dopo un’annata sulle montagne russe al fianco di Zeman e Pavone conclusa con un settimo posto e piazzamento playoff nient’affatto pronosticabile alla vigilia. Ma il divorzio non è stato indolore: ora il primo che vorrebbe dimostrare ai due mostri sacri del calcio foggiano che si può fare meglio è proprio Canonico. Una sfida dunque avvincente per il nuovo Foggia. Con un piccolo problema fuori programma: stamane lo stadio Zaccheria potrebbe essere privato di attrezzature e arredi, vinti all’asta fallimentare (dopo il fallimento del vecchio Foggia calcio) da una ditta siciliana che oggi dovrebbe venire a prenderseli.

Fonte – Corrieredellosport.it

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