Il Pescara ha ingranato. Foggia, incubi e fischi

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Lescano sblocca prima del riposo. Nella ripresa gli ospiti dilagano. Boscaglia sembra al capolinea.

Una passeggiata per il Pescara la trasferta allo Zaccheria. Quattro gol e tutti a casa, per il Foggia è notte fonda e forse l’epilogo dell’avventura di Boscaglia, contestatissimo dal pubblico, sulla panchina rossonera. Vittoria ineccepibile degli uomini di Colombo che si propongono come l’outsider più credibile alle due big Crotone e Catanzaro. Va in rete con una semplicità disarmante la formazione biancazzurra, il Foggia fa invece una fatica tremenda a proporsi. Da manuale l’azione del primo gol
al 43’: Cancellotti da destra taglia tutta la difesa, preciso l’assist per Lescano sul palo opposto che insacca a porta sguarnita. Partita chiusa al 9’ della ripresa: il Pescara crea densità in ogni zona del campo, Foggia frastornato, Milani è tutto solo davanti a Nobile che mette dentro capitalizzando l’assist di testa di Lescano. La squadra di Boscaglia crolla, saltano i nervi a Di Pasquale, capitano dei rossoneri, che stende con un fallaccio Cuppone guadagnando anzitempo gli spogliatoi per  l’ineccepibile cartellino rosso. Il Pescara ora fa accademia, per il Foggia non c’è più partita. Vanno a bersaglio anche Kraja e il nuovo entrato Vergani, è un’agonia per i rossoneri che il direttore di gara sadicamente prolunga con 5’ di recupero. I tifosi arrotolano gli striscioni e vanno via, lo stadio fischia Boscaglia che in cinque gare ha raccolto quattro punti e due ko allo Zaccheria. Ben altra cosa il Pescara, quando supera la metà campo la formazione di Colombo è incisiva con Desogus e Cuppone che tengono in allerta la retroguardia rossonera. Un po’ di Foggia solo nel primo tempo: la scossa
la dà D’Ursi al 18’, dribbling sulla trequarti e bolide di un niente alto. Vuthaj, guardato a vista da Brosco, sfiora il vantaggio con un colpo di testa a fil di palo (28’) su traversone di Leo. Ma il Pescara è più vivo: Lescano fa le prove generali del gol al 40’, ma spreca tutto con una conclusione fuori misura ignorando Cuppone piazzato al centro dell’area. L’ex Entella è lesto però all’appuntamento con il gol in chiusura di tempo: l’assist di Cancellotti è un invito delizioso che l’attaccante deposita da due passi nella porta sguarnita. L’inizio della fine per i rossoneri.

FOGGIA (4-2-3-1): Nobile 6, Leo 6, Di Pasquale 4, Sciacca 5, Costa 5.5; Petermann 5 (36’ st Frigerio sv), Di Noia 5 (36’ st Odjer sv); Peralta 6 (1’ st Tonin), Schenetti 5, D’Ursi 5.5 (22’ st Papazov 5), Vuthaj 6 (36’ st Ogunseye sv). A disp.: Raccichini, Illuzzi, Garattoni, Malomo, Chierico, Peschetola, Nicolao, Iacoponi. All.: Boscaglia 4.5.

PESCARA (4-3-2-1): Plizzari 6; Cancellotti 6.5 (41’ st De Marino sv), Brosco 6.5, Boben 6.5, Milani 7; Gyabuaa 6 (23’ st Palmiero 6), Kraja 7, Mora 7; Cuppone 6 (23’ st Tupta 6), Desogus 6.5 (33’ st Vergani 6.5); Lescano 7 (33’ st Kolaj). A disp.: Sommariva, Daniello, Mehic, Crecco, Ingrosso, Saccani, Germinario. All.: Colombo 8.

ARBITRO: Saia di Palermo 6. Guardalinee: Lencioni, Feraboli. Quarto uomo: Baratta.

MARCATORI: 43’ Lescano, 9’ st Milani, 32’ st Kraja, 41’ st Vergani.

ESPULSO: Di Pasquale (F) al 21’ st per gioco pericoloso. AMMONITI: Cancellotti (P), Costa (F), Di Noia (F) NOTE: paganti 6mila circa. Angoli 2-1 per il Pescara. Recupero, 2’ pt, 5’ st.

Fonte – Corrieredellosport.it

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