A Foggia è già finita l’avventura di Boscaglia. Dai proclami estivi alle difficoltà attuali, il progetto non è mai decollato. E ora occhio al possibile ritorno di Marchionni

Reading Time: 2 minutes

Sono bastate cinque gare in casa Foggia per far saltare la panchina di Roberto Boscaglia, arrivato la scorsa estate con l’obiettivo di trascinare la squadra verso la promozione diretta (“Terzo posto? Stiamo scherzando. Secondo voi sarei venuto qui per arrivare terzo?” disse in fase di presentazione ufficiale lo scorso luglio) e invece rimasto impantanato nei bassifondi della classifica con una sola vittoria. A far saltare il tappo è stata la sconfitta interna contro il Pescara che ha fatto esplodere anche la contestazione dei tifosi e convinto il patron Canonico a esonerare un tecnico che aveva difeso solo qualche settimana prima. Ma quella sconfitta è stata solo la classica goccia che fa traboccare il vaso.

In questi tre mesi infatti il tecnico non era riuscito a trasmettere le proprie idee alla squadra che presto ha messo a nudo tutte le proprie fragilità e i propri limiti con Boscaglia che ha provato un po’ di tutto, anche a livello tattico, per porre rimedio e risalire la china senza però riuscirci. Probabilmente anche i tanti cambi di modulo e uomini, specialmente in mezzo al campo, non hanno aiutato la squadra ad avere una propria forma e identità. Ma c’è di più perché contro il Pescara è apparso evidente che tecnico e squadra viaggiassero su binari paralleli destinati a non incontrarsi mai.

Certo si può obiettare che cinque gare siano poche per prendere decisioni drastiche come l’esonero, anche se si tratterà di risoluzione consensuale alla fine, di un tecnico. Ma evidentemente a Foggia avevano capito che anche dando più tempo al mister la situazione non sarebbe cambiata. Col senno di poi si potrebbe dire una scelta sbagliata, ma in pochi in estate avrebbero scommesso o ipotizzato una fine così repentina del rapporto fra Foggia e Boscaglia che anzi erano dati tra i grandi favoriti al pari di Crotone e Catanzaro e davanti anche a quel Pescara che è stato la causa scatenante della separazione che sarà ufficializzata probabilmente oggi.

Intanto impazza il toto allenatori con Pavanel che si è tirato fuori dal contendere declinando l’offerta dei rossoneri, Torrente che appare in ascesa, ma occhio ad altri tre nomi come quelli di Giuseppe Scienza, che a Foggia ha giocato un anno, Gaetano D’Agostino e soprattutto quel Marco Marchionni che ha lasciato un grande ricordo nella piazza, con la squadra che chiuse nona e arrivò al secondo turno dei play off, ed è reduce dalla promozione in Serie C col Novara, che lo ha esonerato a metà agosto prima dell’avvio della stagione. Motivo per cui l’ex centrocampista potrebbe tornare subito in pista.

Fonte – Tuttoc.com

Subscribe
Notifica di

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments