Federbet, Baranca: “Scommesse? In Serie B cambio di mentalità. In Lega Pro spero che la discrezione non diventi omertà”

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Pur non indossando scarpini chiodati, Francesco Baranca è uno dei protagonisti del calcio italiano in generale e della Lega Pro in particolare. Il segretario generale di Federbet, in questi anni, è balzato agli onori della cronaca per alcune sue “previsioni” su partite combinate, spesso poi avveratesi. TuttoLegaPro.com lo ha voluto intervistare in esclusiva.

I campionati giungono al termine, è tempo di bilanci. Partiamo dalla Serie A e dall’espulsione di Gori del Frosinone che ha destato tanto scalpore…

“Sulla questione preferisco tenere un profilo particolarmente basso. Posso confermare che ci sono stati dei movimenti anomali su quel tipo di specialità. La cosa che mi lascia sconvolto è che il Frosinone abbia dovuto apprendere tale notizia dai giornali e non dagli organi che sarebbero deputati a controllare e lavorare con loro.
A livello generale, deve cambiare la mentalità dei dirigenti italiani nei confronti delle società, c’è un po’ di confusione nei ruoli: le Leghe non possono vantarsi di aver segnalato le presunte irregolarità delle proprie squadre alla Federazione. I tifosi e le stesse società dovrebbero sapere subito se sta accadendo qualcosa di sospetto, evitando di ritrovarsi poi penalizzazioni per episodi di cui non sapevano nulla”.

E la Serie B? Questo è il primo anno in cui la cadetteria ha collaborato con Federbet…

“Posso dichiarare con orgoglio, e chiunque può controllare senza problemi, che finora nessuna partita è stata eliminata dai palinsesti: fino alla precedente giornata giocata tutte le gare sono state disponibili, addirittura in singola. Una situazione totalmente opposta a quella di 12 mesi fa. Tutte le partite sono tirate, squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato continuano a giocarsela fino alla fine. Penso al Como che batte lo Spezia, al Cagliari che supera la Salernitana, alla Ternana che pareggia a Lanciano all’ultimo secondo o al Perugia che strappa un punto a Livorno. Impossibile non notare questo cambio di mentalità”.

E in Lega Pro?

“Tutto il contrario: le quotazioni delle partite sono scomparse nelle ultime giornate. E mi viene detto che è normale perché i risultati sono scontati a causa delle diverse motivazioni. Ennesima dimostrazione della scarsa considerazione verso i club che lottano per mantenere la categoria e verso tifosi che pagano il biglietto per vedere queste partite. Questa mentalità non appartiene più alla Serie B o alla Liga Spagnola, per fare un esempio”.

Il presidente della terza serie, Gravina, non ha riservato parole al miele nei vostri confronti. Ha chiesto più serietà e meno pubblicità in corso di indagine…

“All’epoca abbiam denunciato pubblicamente i movimenti di quote sospetti di alcune partite per evitare che si verificassero risultati ampiamente previsti in settimana. Questo perché bisogna agire subito. Purtroppo nel settore del contrasto alle scommesse illecite non funziona come l’antidroga: lì non arresti subito i pesci piccoli per arrivare a quelli grandi. Nel calcio, purtroppo, se si attende troppo si può inficiare la regolarità dei campionati.  
Inoltre ho letto alcune dichiarazioni da parte dei vertici in cui si paventava una felicità e una tranquillità derivante dal presunto numero di sospetti in calo. La parola d’ordine era discrezione per non intralciare le indagini. Però non si perde mai l’occasione, nella discrezione e nel silenzio, di citarci più o meno direttamente. Io non vorrei che la discrezione si tramutasse in omertà. Anche perché non è la prima volta, e il passato ce lo insegna, che certe dichiarazioni vengano poi smentite dalle indagini della giustizia ordinaria”.

A proposito di giustizia ordinaria: come procede la denuncia verso gli 11 match di Lega Pro “sospetti”?

“Le indagini sono in corso, la palla adesso è passata alle forze dell’ordine. Vedremo se arriveranno risultati a breve. Noi abbiam documentato con dovizia di particolari quanto di sospetto sia avvenuto in questa stagione. Spero solo che non finisca come in Portogallo: lì da un paio d’anni lanciamo allarmi per la regolarità delle partite nelle serie minori. E pochi giorni fa sono arrestati alcuni calciatori e diversi dirigenti. Non sappiamo se essere contenti per gli arresti o tristi perché il nostro primo rapporto sulla vicenda era del 2014…”.

Fonte – Tuttolegapro.com

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