Un fulmine a ciel sereno che è volato di ombrellone in ombrellone mentre si era in attesa di conoscere il nuovo attaccante, quello che avrebbe dovuto indossare la maglia n.9 di Iemmello. Ed invece la vigilia di Ferragosto è stata vissuta intensamente dai tifosi rossoneri che, increduli, chiedevano conferma di un esonero sicuramente inaspettato.
È indubbio che il popolo rossonero era molto legato al mister, che con lui si erano vissute due stagioni esaltanti, ma è altrettanto vero che se la società ha preso questa decisione, non lo ha fatto certo per dispetto o per presa di posizione.
Lo stesso De Zerbi aveva più volte affermato che i risultati sono sempre merito di tutti, a partire dal Presidente e a finire a tutti gli altri; se quindi qualcosa si è rotto, se cominciava a nascere qualcosa all’interno di questo gruppo, meglio una decisione 15 giorni prima dell’inizio del campionato, che tirar avanti per prendere la stessa decisione a stagione ormai iniziata.
La tifoseria deve saper accettare le scelte della società pur non condividendole perchè una società solida, motivata e ororientata al risultato, vale più di qualsiasi allenatore o calciatore
Alberto Mangano da manganofoggia.it
La società ha dovuto fare una scelta, ed ha fatto probabilmente quella più logica, ossia ha fatto una scelta di testa e non di cuore. Loro sono anch’essi vittime di un gioco di potere tra due forti personalità che hanno cercato, sempre per il bene del Foggia calcio, di arrogarsi i meriti di un successo in parte inequivocabile, ma in parte sfumato puntualmente, e che vicendevolmente ognuno ha cercato di attribuire a mancanze dell”altro.
In questa storia non ha prevalso il buon senso… Non ha prevalso il bene comune ma l’interesse del singolo.