Ricorso Lecco: una soluzione entro il 5 luglio

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Dilatare i tempi con il ricorso, sembra l’unica soluzione possibile. Il Lecco ha provato, rivolgendosi verso ogni latitudine, a dribblare il problema dello stadio entro i termini. Ma adesso resta solo quella scadenza del 7 luglio – giorno in cui verranno composti gli organici per i prossimi campionati – come definitiva per conoscere il destino del club. Due giorni prima, mercoledì 5, è fissato lo stop ai ricorsi. Prendere o lasciare, allora, in queste due settimane anche perché il rischio per la società di Di Nunno è quello di ripartire dalla serie D. Una domanda incompleta per partecipare alla B e, parallelamente, l’assenza di un tentativo di iscrizione in serie C, comporterebbe questo. Una caduta libera e del tutto improvvisa, ricacciando in gola l’esultanza post-promozione. Già oggi potrebbe esserci una schiarita. E da Lecco attendono con trepidazione.

MOTIVAZIONI. Dopo il percorso netto con le eliminazioni nei playoff di Ancona, Pordenone e Cesena l’impresa del Lecco rischia di evaporare di colpo. Non sarà una corsa contro il tempo, questa, perché per i tempi della Commissione di Vigilanza ogni decisione è rimandata di quasi due settimane da ora. Mentre tra le motivazioni principali del Lecco c’è la data dell’effettivo start dei playoff , rimandati – dopo la fine della regular season – arrivando a concludere la stagione soltanto il 18 giugno. Quindi a ridosso della scadenza per iscriversi, ed era impossibile farlo con tutta la documentazione completa, alla prossima serie B. Catanzaro e Feralpi Salò, per esempio, dopo la vittoria dei rispettivi gironi, hanno avuto più tempo per attrezzarsi: giocheranno entrambe fuori regione, rispettivamente a Lecce e Piacenza. La battaglia legale è fatta anche della possibilità di partecipare al campionato del prossimo anno in sovrannumero: eventualità però meno percorribile, per non trovarsi nella stessa condizione della stagione 2018-19 quando la B era formata da 19 squadre.

SCENARIO TETRO. Al momento, la cadetteria rimane una chimera a causa della mancanza di un adeguato impianto per ospitare le partite casalinghe in quella serie B appena conquistata sul
campo. Uno scenario alquanto tetro, laddove è durato solo due giorni il tripudio del Lecco (che ha vinto entrambe le finali playoff contro il Foggia). Con l’assemblea di Lega in programma oggi, qualche novità dovrà emergere per forza di cose. I legali del Lecco sono al lavoro, mentre la questione dello stadio – che sembrava risolta affidandosi all’Euganeo di Padova, salvo poi sbattere contro il ritardo del via libera – rischia davvero di frenare un ritorno in B atteso cinquant’anni. Sondare la disponibilità di altri club nei giorni scorsi, non è bastato per liberarsi di un grosso ostacolo. Il Brescia resta alla finestra, in tutto questo, dopo la retrocessione avvenuta nei playout la sera dell’1 giugno. Conseguenza del caos allargato in merito alle iscrizioni per la prossima B.(Giuseppe Roffia)

Fonte – Corrieredellosport.it

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