Per Lecco e Reggina è il giorno del giudizio

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La Covisoc deciderà oggi sull’iscrizione delle due società. I calabresi tremano per il mancato pagamento di 775 mila euro. Ansia stadio per i lombardi neopromossi. Brescia e Perugia possono sperare.

Due società col fiato sospeso, almeno altre 2 che sperano e l’ennesima estate del calcio italiano che rischia di essere riempita da ricorsi e carte bollate. Oggi è una giornata importante per la Serie B, perché sono attesi due pareri che potrebbero risultare determinanti per le iscrizioni al prossimo campionato. Lecco e Reggina sono a rischio, Brescia e Perugia sono pronte a battagliare per occupare i posti che eventualmente si libereranno nel campionato. La Covisoc è pronta a esprimersi sul caso della Reggina, che al termine di una stagione già travagliata potrebbe vedersi negare la partecipazione alla serie cadetta per via del mancato pagamento di 757mila euro. Si trattadella rata da saldare dopo l’accordo sulla ristrutturazione del debito raggiunto dalla società calabrese con l’erario. Mentre il Tribunale di Reggio Calabria aveva previsto che il versamento dovesse pervenire entro la data del 12 luglio, contando trenta giorni dall’omologa dell’accordo, secondo la Figc la scadenza da rispettare era invece quella del 20 giugno, che corrisponde alla deadline per presentare la documentazione necessaria all’iscrizione al campionato. Una vicenda intricata che si innesta nel processo di vendita della Reggina, pronta a passare nelle mani di un gruppo di cinque imprenditori guidati dal piemontese Bruno Grande. Una volta ricevuto il parere dalla Covisoc, sarà il Consiglio Federale a esprimersi venerdì 7 luglio sull’iscrizione al campionato della Reggina. Difficile fare previsioni, ma stando ai regolamenti i margini di successo per i calabresi non sono ampi. Sempre nella data di oggi si conoscerà la decisione definitiva sul Lecco, che sembra avere qualche speranza in più e oggi aspetta il parere della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi della Figc. Il club lombardo si è ritrovato dalla gioia per la storica promozione in Serie B all’angoscia di non potersi iscrivere al campionato per la questione dello stadio. L’impianto di Lecco non è a norma per la cadetteria e non c’è il tempo necessario per adeguarlo, i dirigenti hanno allora scelto di giocare all’Euganeo di Padova, con l’ok del club veneto, ma la risposta positiva da parte della Prefettura e della Questura di Padova è arrivata solo la mattina del 21 giugno, un giornodopo la scadenza imposta dalla Figc. Il Lecco ha prodotto la documentazione che dimostra come le richieste siano state presentate per tempo, oggi si capirà se questo basterà per una deroga al regolamento. C’è il rischio di una beffa ulteriore: non avendo presentato domanda per iscriversi alla Serie C, il Lecco potrebbe ritrovarsi a partire dalla D. Intanto il Brescia ha già presentato ricorso per la riammissione in B che è stato respinto dal Collegio di Garanzia presso il Coni. Una mossa che serviva in realtà ad aprire un percorso giudiziario ai tribunali amministrativi. Anche il Perugia è pronto ad attivarsi. E in fila ci sono anche Perugia, Spal e Benevento. L’ipotesi di una Serie B allargata a 21 squadre sembra esclusa a prescindere. Ma l’estate dei ricorsi è appena iniziata.(Alessandro Austini)

Fonte – Tuttosport.it

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