Paradosso Lecco: dalla storica promozione in Serie B, al rischio di giocare in D

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Il Lecco potrebbe essere costretto a ripartire dalla Serie D: è questo il rischio concreto in caso di mancata iscrizione alla Serie B.

Quello del Lecco resta un futuro ancora tutto da scrivere. La compagine bluceleste è stata l’ultima ad ottenere la promozione in Serie B e lo ha fatto al termine di uno straordinario percorso culminato con la doppia vittoria contro il Foggia in finale di Playoff di Serie C.

Un traguardo inseguito per cinquant’anni ma, come emerso negli ultimi giorni, la sua partecipazione al campionato cadetto non è ancora certa. La società lombarda infatti, non ha presentato una documentazione completa per l’iscrizione al torneo.

Il problema è legato allo stadio che dovrà ospitare le sue partite casalinghe, visto che i documenti richiesti per l’adeguamento ai parametri della Serie B del Rigamonti-Ceppi non sono stati presentati.

L’impianto non risulta attualmente a norma per il torneo cadetto e l’unica alternativa a disposizione è l’Euganeo di Padova (il via libera del Prefetto è arrivato in ritardo), inviare tutta la documentazione fuori tempo massimo e fare eventualmente ricorso contro un’esclusione dal campionato, puntando sul merito sportivo e sul fatto che i playoff in Serie C sono iniziati con alcuni giorni di ritardo.

In attesa di vedere come si evolverà la situazione, il Lecco si ritrova costretto a fare i conti con un pericolo ancora maggiore rispetto alla mancata partecipazione al campionato di Serie B.

Il club non ha infatti presentato alcuna domanda per l’iscrizione al campionato di Serie C (la scadenza per la presentazione era fissata nello stesso giorno nel quale andava presentata quella di B) e, stando al regolamento, nel caso in cui non venisse iscritto al campionato di Serie B, dovrebbe partire dai dilettanti.

In casi particolari infatti, i club fanno delle iscrizioni ‘cautelative’ proprio per far fronte ad un’eventuale estromissione da un campionato superiore.

Una situazione paradossale quindi per una squadra che, ottenuta faticosamente la promozione in Serie B rischia di ritrovarsi (nel peggiore dei casi e salvo deroghe) a disputare la Serie D.(Leonardo Gualano)

Fonte – Goal.com

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