Al Pinto una serata ad alta tensione anche sugli spalti Le reti di Montalto e Curcio condannano i rossoneri. E ora zona playoff a un punto. Un’altra serata da dimenticare: a Caserta secondo stop di fila. E anche la difesa non convince.
Il lampo di Schenetti compensa appena un po’ la batosta rossonera al Pinto. Ci sono voluto altri 40’ di agonia suppletiva per rendere ancor più cocente un ko annunciato. Il Foggia era infatti colato a picco contro la Casertana già nel primo tempo, l’illusoria zampata nel fi nale è giusto un impeto d’orgoglio del suo giocatore più arrabbiato per questo stato di cose. Le intemperanze dei tifosi nell’intervallo hanno infatti prolungato una partita amarissima per i colori rossoneri: un gruppo di facinorosi casertani aveva provato a fine primo tempo a sfondare nel settore ospiti dov’erano assiepati 290 foggiani, la forza pubblica intervenuta al Pinto ha evitato il contatto tra le due tifoserie. Ma il secondo tempo non è potuto cominciare fino a quando non si decideva di far riprendere il match con un folto presidio di carabinieri e poliziotti davanti a una cancellata divelta dai tifosi campani per l’irruzione sotto la curva dei foggiani.
SECONDO KO. Posticipo amaro, rossoneri ancora sconfitti e per la prima volta la formazione di Cudini incassa il secondo ko consecutivo dopo lo scivolone interno nell’anticipo della 15ma giornata per mano del Latina. A Caserta va anche peggio, il Foggia non entra proprio in partita a parte qualche lampo nella ripresa. Dopo un primo tempo da incubo, Cudini ha cercato di correre ai ripari nella ripresa mettendo dentro Peralta e Schenetti, al posto di Marino e di un sempre più spento Embalo, ma si sono viste solo giocate estemporanee e tanto nervosismo proprio in Peralta e Schenetti, i giocatori più rappresentativi: vorrà dire qualcosa? Il Foggia si è perso regolarmente sulla trequarti, gli attaccanti erano distanti e impalpabili specie Embalo che s’impappinava anche con il pallone tra i piedi. Il Foggia ricorreva inoltre a troppi falli per frenare la furia casertana, a fine primo tempo erano già ammoniti Carillo e Riccardi: il primo (diffidato) salterà la prossima partita col Potenza ma il secondo l’ha fatta più grossa, espulso nel finale, lasciando la difesa completamente sguarnita nel prossimo turno di campionato. E’stato un tiro a segno al Pinto specie nella prima frazione di gioco, forse la battuta d’arresto più grave per la formazione di Cudini che ingigantisce oltremodo i limiti di una squadra che ha smesso di giocare e che adesso non riesce più a rendere affidabile nemmeno il suo pacchetto difensivo.
TAFFERUGLI. I 290 tifosi rossoneri al seguito hanno scatenato la rabbia al loro ingresso nello stadio lanciando fumogeni in campo, innervositi probabilmente dal ritardato ingresso nell’impianto casertano coinciso con il primo gol di Montalto. L’inizio di un epilogo che per il Foggia di Mirko Cudini comincia ad assumere i contorni della disfatta. (Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it