Il Foggia si blinda. Serenità cercasi

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La sconfitta di Caserta alimenta dubbi e nervosismo E la società sceglie la via del silenzio. L’energico ingresso di Schenetti e Peralta la spia del malessere dovuto anche ai recenti risultati. Ora Cudini prova a fare quadrato.

Il nervosismo di Schenetti e Peralta, subentrati entrambi nella ripresa, ma visibilmente energici nei contrasti (l’argentino pure ammonito), è la spia del malessere che attraversa in questa fase il Foggia. Una squadra senza gioco, priva di spirito d’iniziativa se non fosse per alcune giocate personali (Tonin-Schenetti per la rete del 2-1 che non ha cambiato, però, le sorti del match del Pinto) e comunque sempre insufficiente sottoporta e tutto quanto di peggio è riuscita la formazione di Cudini ad accatastare nelle ultime otto gare dopo l’ultima felice uscita contro il Brindisi ormai il 14 ottobre.

CUDINI IN DIFFICOLTÀ. Quella squadra non c’è più, ma anziché provare a cercarla, a costo di dover cedere qualcosa rispetto alle convinzioni tattiche, il suo allenatore si continua a smarrire in soluzioni fantasiose oltre a dimostrare di non aver ancora trovato il bandolo della matassa. Alcune scelte di formazione adottate a Caserta appaiono discutibili: come quella di impiegare Frigerio, un incontrista puro, sulla trequarti a ridosso delle punte regalandolo così per un tempo all’avversario.  Probabilmente avrebbe avuto bisogno di un ritorno in campo più graduale il play Marino, dopo essere stato fuori un mese per infortunio, a cui invece Cudini ha affidato senza esitazioni (par di capire) le chiavi di un centrocampo che non è riuscito a innescare un’azione degna di nota nella prima frazione. Fuori contesto pure Embalo, irriconoscibile rispetto alle prime uscite (tre gol in due partite alla Turris e al Sorrento in Coppa), velleitario negli interventi e sistematicamente impalpabile nei contrasti con i difensori. D’accordo, scelta forse obbligata quella dell’attaccante guineano, mancando Tounkara (squalificato, ma i due si equivalgono) e con Beretta ormai desaparecido. Ma se Cudini sugli attaccanti che gli sono stati messi a disposizione ha ragione da vendere, allora non si spiega l’accantonamento di Peralta, mentre appare più comprensibile l’esclusione iniziale contro la Casertana di Schenetti (reduce da un infortunio) sebbene non vi sia comunque una linea univoca nelle valutazioni tenuto conto del già citato impiego di Marino dal 1’.

TROPPA CONFUSIONE. È un Foggia in confusione, danneggiato dai troppi infortuni e da un mercato, avallato dall’allenatore, che suscitava più di qualche dubbio a inizio di stagione. Una pianificazione tecnica che sta mostrando la corda già da un po’ e che potrebbe essere rivista a gennaio (secondo gli auspici dei tifosi). Intanto la società si è chiusa nel silenzio: niente dichiarazioni alla stampa fino a nuovo ordine, il tutto con l’obiettivo di provare anche a ritrovare un briciolo di serenità.(Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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