Il Foggia crolla a Giugliano

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Il gol di Embalo è soltanto un’illusione. A Giugliano arriva un ko pesantissimo nel risultato e per l’umore. Coletti cambia e sperimenta ma si tratta della seconda sconfitta di fila. L’uomo più atteso, fin qui unico rinforzo di gennaio, si presenta da trascinatore e con un assist.

Era il calciatore più atteso, Vincenzo Millico. Finora è stato l’unico acquisto del mercato rossonero e sulle sue spalle gravava il peso di aspettative molto alte, complici anche le non ottime prestazioni di reparto offensivo orfano di Tounkara e di Peralta.

BUON ESORDIO. E da parte dell’attaccante ex Ascoli si è visto tanto. La sconfitta in rimonta in terra campana (4-1) non cancella comunque la bella prestazione del giovanissimo esterno scuola granata. Coletti lo ha buttato nella mischia come esterno offensivo alle spalle di Tonin nel 4-2-3-1, soltanto con mezzo allenamento sulle gambe. Poche indicazioni ma giuste: a freddo – dopo nemmeno 9’ – il numero dieci è bravo a raccogliere palla da Schenetti. Il cross per Embalo è una pennellata di pregevole fattura, che l’attaccante guineense batte a rete al volo. Un buon esordio da parte del classe ‘00 che in pochi si sarebbero aspettati alla vigilia della gara contro il Giugliano. Millico è stato tesserato ufficialmente soltanto nel pomeriggio di giovedì e già ieri è sceso in campo al De Cristofaro: in pratica – senza conoscere il modo di giocare dei compagni – il 23enne è riuscito a calarsi nel contesto immediatamente. Anche dopo che il Foggia è rimasto in dieci uomini, le occasioni più calde sono partite sempre dai piedi Millico grazie ai suoi cross pericolosi che hanno impensierito – e non poco – la retroguardia dei tigrotti.

FOLLIA DI NOIA. Intanto è arrivato il gol per Embalo che non segnava da inizio novembre: le uniche due realizzazioni dell’attaccante erano arrivate contro Turris e Sorrento. Nonostante un buon esordio però, il destino complica sempre le cose. La partita sembrava indirizzata bene ma l’inerzia della gara è cambiata al 18’. Di Noia atterra Gladestony e si piglia un giallo. Anzi no, rosso: le eccessive proteste plateali hanno costretto Mucera ad allontanare dal rettangolo di gioco il centrocampista rossonero. Un’ingenuità enorme perché il Foggia di Coletti si stava esprimendo davvero bene nei primi minuti di gioco ed ha dovuto giocare per più di un’ora in inferiorità numerica: la trance agonistica di un singolo nonpuò rovinare una partita intera di una squadra. E così il tecnico di Canosa ha dovuto cambiare le carte in tavola togliendo Schenetti per Frigerio e rinunciando in avanti alle incursioni dell’ex Virtus Entella. La squadra aveva dato dei buoni segnali in apertura di gara, con Coletti che ha cambiato il 3-4-2-1 che si è visto allo Zaccheria contro il Taranto con un 4-2-3-1 più votato all’attacco. Ma l’espulsione ha complicato i piani del neo-tecnico rossonero: il muro del Foggia ha ceduto nei dieci minuti finali e Sorrentino (doppietta per lui) e l’ex Baldé hanno regalato tre insperati punti ai gialloblù. (Francesco Ippolito)

Fonte – Corrieredellosport.it

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