Andrissi: “Il calcio migliore è del Foggia di De Zerbi”

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Un’annata dai due volti quella del Renate, con la seconda parte di stagione ha consegnato ai nerazzurri la salvezza. Ma adesso è già tempo di pensare al futuro, per programmare un’altra annata tra i professionisti, partendo magari da quanto di buono è stato fatto nel campionato appena concluso. Un tassello importante potrebbe essere la riconferma del DS Gianluca Andrissi, che ai microfoni di TuttoLegaPro.com si racconta a 360 gradi:

Poco più di dieci giorni fa si è conclusa la stagione regolamentare, che ha sancito la fine del campionato per il Renate, che ha conquistato la salvezza senza passare dagli spareggi. Che bilancio traccia dell’annata?

“Abbiamo un ricordo fantastico di questa impresa, centrata tutti insieme con un grande lavoro in sinergia tra tutti i reparti che vanno a comporre un club: il lavoro alla lunga paga sempre, e io infatti parlo di impresa e non di miracolo perché il traguardo raggiunto è stato voluto attraverso, come dicevo, il lavoro. Con la proprietà e il DG Crippa abbiamo optato per un cambio durante il percorso, e quella è stata la svolta, ma un plauso va anche alla squadra, i ragazzi mi hanno emozionato perché hanno dato l’anima sino all’ultimo: 34 punti in 19 partite sono praticamente una media da play off, è stato come aver centrato una promozione. Siamo sempre stati positivi, ma probabilmente un percorso così non ce lo aspettavamo”.

Al risultato sportivo si aggiunge poi la Coppa Disciplina, stilata dalla Lega Pro in relazione ai provvedimenti disciplinari irrogati dal Giudice Sportivo: il Renate è la squadra più “buona” dei tre gironi.

“Anche questa è un’enorme soddisfazione, che evidenzia tanti valori non solo sportivi. E quanto a un risultato sul campo va ad aggiungersi un riconoscimento come quello, non si può che essere davvero felici”.

Termina la stagione, che quindi si è rivelata positiva, da dove ripartirà il Renate?

“A questo punto c’è un buon telaio dal quale ripartire, alcuni calciatori hanno già contratti pluriennali e ad altri sarà presto proposto il rinnovo: saranno poi sicuramente aggiunti dei rinforzi, ma sempre rispettando il budget. Sarà da sciogliere anche il nodo legato al mister che è in scadenza, ma parleremo anche con lui”.

In scadenza è anche il suo contratto. E da tempo si stanno inseguendo le voci di un suo possibile ritorno al Monza, anche se il budget dei brianzoli rappresenterebbe un po’ un ostacolo…

“Io prima di tutto parlerò con il Renate, è vero che sono molto richiesto ma di Monza preferisco non parlarne ora, sono troppo legato a quei colori e non vorrei essere frainteso qualsiasi cosa dicessi. Le richieste fanno ovviamente piacere, ma ripeto che la mia priorità è il Renate”.

Non parliamo di Monza, ma su di lei sembra esserci anche la Pro Patria, prossima a richiedere nuovamente il ripescaggio in Lega Pro dopo la retrocessione.

“La presidente Testa, che sta guidando il club bustocco è una persona eccezionale, vuole fare bene e penso che questo aspetto debba essere di buon auspicio per i tifosi. Hanno delle buone idee che stanno sviluppando. Io ho avvisato la mia società, il Renate appunto, che ho avuto un colloquio con i tigrotti, la proprietà e la dirigenza sanno tutto, comunico a loro ogni eventuale incontro”.

Ma torniamo al calcio giocato, perché, se per il Renate la stagione è conclusa, ci sono ben 12 squadre in lotta per non retrocedere. Analizziamo con lei le sfide del girone A, dove avete militato: che idea si è fatto delle quattro compagini che proprio oggi affronteranno il primo spareggio?

“Sono tutte squadre che hanno lottato con noi fino all’ultimo, e che si hanno dato del filo da torcere, l’asticella si è molto alzata nell’ultimo periodo. Ma fare pronostici è dura, alle volte la classifica può essere un vantaggio ma sicuramente anche la forma fisica è una componente importante, chi è più in forma potrebbe spuntarla”.

Veniamo invece ai play off, che a differenza dei play out mescolano i tre gironi in una sorta di ulteriore mini torneo che va ad aggiungersi al campionato.

“Il Pordenone, che ha militato nel nostro raggruppamento, può essere la sorpresa, giocano un calcio a viso aperto, ma a questo punto un avversario vale l’altro, le gare vanno giocate. Il calcio migliore credo però lo proponga il Foggia di De Zerbi, allenatore che conosco bene, è una squadra ben costruita: ma i play off possono regalare sorprese. Credo si debba smettere di sottovalutare il campionato di Lega Pro, che è sempre bello e affascinante, ci sono gare di livello e squadre con qualità: penso anche, per rimanere in tema play off, a Casertana e Alessandria, che ha speso molte energie nella Tim Cup, segnando un traguardo storico per la Lega Pro, non è da dimenticare questo. E l’anno prossimo sarà ancora più dura, dalla Serie D sono salite squadre importanti”.

Fonte – Tuttolegapro.com

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Cuore Rossonero
Cuore Rossonero
7 Anni fa

Tutte ste minchiate su di noi e sul nostro miglior calcio, non servono a una mazza…. perchè poi alla fine conta solo il risultato del campo…
E spesso capita che dal campo venga fuori il vincitore che non sempre ha giocato meglio.
Arbitraggi, fortuna, casualità e determinazione, spesso stravolgono i pronostici e caratterizzano gli eventi.
A me tutti sti personaggi che decantano il nostro gioco e osannano la nostra presunta supremazia, mi sanno anche un pò di iettatori…
Perciò LE’ LE’… vediamo di fare i fatti, invece di specchiarci in queste dichiarazioni di stima di cui ce ne sbattiamo allegramente le p…..