Tutta Foggia nel pallone e con l’attesa da gestire

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Era dal 2019 che la tifoseria non assisteva a un finale di stagione appendice: linee future da progettare senza alcuna fretta. Repulisti o continuità, dipende da Canonico: il futuro rossonero legato soltanto alle sue mosse

Tempo di saluti, non ancora di resoconti. La società non ha ancora tirato le linee di una stagione strampalata, zeppa di alti e bassi, priva dell’ultimo rimbalzo verso i playoff. A conti fatti un mezzo fallimento, anche se ci si può consolare con la rimonta sull’ultimo miglio con il colpo di reni che ha permesso alla formazione di Cudini di risollevarsi dalla bassa classifica. Su quello spunto forse si potrà costruire la squadra del prossimo campionato, ma sono ancora tante le incognite. E finché non parla la società, alias Nicola Canonico, si potrà discutere solo di aria fritta.

CRONOPROGRAMMA. Ma intanto ci sarà da gestire un lungo periodo senza calcio ed a questi vuoti la città da qualche anno non era più abituata. Sarà un finale di stagione senza un’appendice, non accadeva da cinque anni. Nel 2018/19 il Foggia tornava mestamente in C e quell’estate saltarono anche i playout, il calcio finì anche allora troppo presto anche se poi seguirono parole tormenti con la coda del fallimento e la seconda ripartenza in meno di dieci da gestire il vuoto pneumatico di pensieri in libertà. Quale Foggia vedremo la prossima stagione? Gli scenari sono pirandellianamente uno, nessuno e centomila. Ma la domanda che più di ogni altra inquieta la piazza è un’altra: Canonico smantellerà ancora il gruppo, com’è avvenuto dopo Lecco o questa volta anni dalla D. Tempi burrascosi, Mezza squadra ma almeno i tifosi avevano di che preoccuparsi. Oggi invece la vista torna a proiettarsi sull’ignoto, l’annata è finita in soffitta troppo presto e adesso ci sarà ancora vincolata con la società per un altro anno si punterà a ricostruire sugli attori dell’ultima stagione? La domanda sembra escludere l’altra che rimbalzava fino a qualche mese fa, ovvero quando una parte della tifoseria chiedeva a Canonico di farsi da parte e non c’erano segnali in quella direzione. Siamo insomma al solito tormento- ne: una frangia del tifo insiste per l’addio dell’imprenditore barese, ma all’orizzonte non si vede uno straccio di proposta dall’imprenditoria locale per sostituirlo. E questa volta Canonico, con mezza squadra vincolata anche per la prossima stagione, sembra aver chiarito le sue intenzioni. E allora forse sarebbe meglio passare al punto 2 della discussione: investire sul gruppo che ha mancato i playoff (partendo da una posizione di svantaggio), oppure resettare ancora e pianificare un’altra stagione dignitosa»? Visto com’è andata quest’anno, tra rincorse, affanni e ricorso massiccio al mercato di gennaio forse sarebbe più utile e intelligente cominciare a fare bene e con impegno le cose dall’inizio per evitare di dover ricorrere massicciamente al mercato di gennaio come successo in precedenza. (Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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