La difesa non c’è. Festeggia Gattuso. Al Pisa la finale d’andata

Convocati De Zerbi
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Inizio shock per i rossoneri che vanno sotto di due gol dopo undici minuti. Chiricò e Iemmello riportano la gara in parità. Nella ripresa il Foggia non osa, e regala altre due reti ai nerazzurri.

Festeggia il Pisa, che può guardare al futuro con tanto ottimismo. Per il Foggia invece la B si allontana e si fa sempre più piccola. Il primo atto della finale playoff se lo aggiudica la formazione di Gattuso, migliore per approccio iniziale e per gestione complessiva della gara. Male il Foggia, deconcentrato nella prima parte del match, comunque raddrizzato grazie alle reti di Chiricò e Iemmello. Proprio sui piedi del ‘Re’, la palla del 3-2, fallita una manciata di minuti prima che il sinistro di Çani facesse esplodere l’Arena Garibaldi. La gestione della ripresa lascia interdetti, il Foggia non ha mai osato, a parte l’occasione capitata a Iemmello, come se volesse accontentarsi del 2-2. Errore grosso, come madornali sono state le topiche della difesa, di Narciso e dei due centrali, in serata no. Ecco, la differenza tra Pisa e Foggia sta tutta lì. Perché mentre il Foggia i gol li trova con azioni frutto della logica, il Pisa segna grazie ai gentili omaggi della retroguardia rossonera.

PRIMO TEMPO – Sembra quasi di assistere ai primi minuti di Lecce-Foggia. Stavolta la squadra di De Zerbi fa il Lecce. Dopo undici minuti è già 2-0. Il liscio di Loiacono, che spiana la strada a Mannini, la respinta difettosa di Narciso che spiana la strada a Lores, sono la fotografia di un pomeriggio da dimenticare. Il Foggia accusa il colpo, come evidenzia il palleggio lento, con tanto di errori banali, mai visti. Con il doppio vantaggio la squadra di Gattuso trova terreno fertile per il suo gioco. Le linee serrate non si possono fronteggiare con il gioco orizzontale, peraltro nella sua versione più improduttiva. Non a caso il gol di Chiricò, arriva con la prima palla in verticale di Sarno, e il conseguente movimento senza palla del leccese, bravo a sbucare alle spalle della difesa toscana. Da lì si vede un altro Foggia, che velocizza l’azione, alza il baricentro, e mette alle corde un Pisa che si scopre improvvisamente pauroso. Arriva anche la rete di Iemmello, su perfetto cross di Riverola, uno dei pochi portatori sani di idee, vista la giornata storta di Vacca.

SECONDO TEMPO – Per metà frazione c’è poco da annotare. Perché il Pisa osa ma poco, il Foggia lascia che le lancette girino. De Zerbi rinuncia a un palleggiatore come Riverola, avanzando Gerbo e provando a sfondare a destra con Angelo. Ma il brasiliano troverà pochi sbocchi per scatenare le sue progressioni. Poi c’è il classico momento da “Slidind doors”: cosa sarebbe successo se Iemmello l’avesse messa dentro, non possiamo saperlo. Ma nel calcio i se non portano punti, né gol. Il 3-2 lo realizza Çani, dopo un errore di disimpegno, tanto per cambiare. Il resto lo fa l’albanese con un sinistro violentissimo, nonché pesante come una rovinosa caduta su un cactus. Lì il Foggia si scioglie come una barretta di cioccolato esposta al sole di metà luglio. Il quadro dallo scenario desolante si conclude con l’errore, il secondo di Narciso, che regala il rigore poi realizzato da Mannini. De Zerbi, espulso per aver sacramentato con un raccattapalle che aveva nascosto i palloni, chiude con De Giosa e Maza, in un 3-4-3, che sembra più votato a evitare il quinto gol. Per la B ancora non è tutto finito, ma a Pisa hanno più di un motivo per sorridere.

Fonte – Foggiatoday.it

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