Il DS rossonero Di Bari, purtroppo per lui e per il Foggia, è ormai bruciato agli occhi dei tifosi. Al minimo errore, alla prima partita poco convincente, la piazza si rivolterà. Chiederanno la testa del nuovo tecnico Stroppa e di Di Bari. Hanno solo una alternativa: andare in testa subito e rimanerci fino alla fine del campionato.
La riconferma di mister De Zerbi fu pretesa dalla curva con una “sommossa” popolare al Cicolella. Il club aveva già dei dubbi sulla riconferma. Per quei tifosi, era ed è oggi, a maggior ragione, intoccabile. Peggio sarà, per chi deve lavorare in Società, finchè il tecnico rimane in città. Il suo addio strappalacrime suona di monito.
Di Bari non doveva accettare, a priori, il Club manager (l’ex centrocampista rossonero Giuseppe Colucci) sponsorizzato dall’allenatore, si doveva opporre. Anche facendo un passo indietro. Non lo doveva accettare lui, non lo doveva proporre De Zerbi (per rispetto a chi lo aveva portato ad allenare i rossoneri) lo doveva bocciare la Società.
Mi dispiace dirlo, ma la responsabilità maggiore cade soltanto sulla Società e sulla sua inesperienza. Sannella e Fares mi perdonino la schiettezza. Ora si trovano a gestire una situazione estremamente imbarazzante. A nulla contano gli investimenti (finanziari e di risorse umane) sin qui sostenuti. Questa è la pura realtà.
Domanda pertinente: ed ora Colucci, preteso da De Zerbi, nel Foggia cosa rimane a fare?
Fonte – Tuttolegapro.com