Al termine di Foggia–Spezia 2-1, il tecnico rossonero Giovanni Stroppa ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti in sala stampa.
Sulla formazioni iniziali Stroppa conferma che le proprie scelte sono state dettate dalle condizioni fisiche dei suoi calciatori: “Chi non ho fatto giocare oggi aveva qualche acciacco, stava meno bene fisicamente. Agnelli era l’unico che stava un pochino meglio, avrei potuto anche far giocare Rubin, ma ho visto che Kragl stava meglio“.
Sull’infortunio di Greco: “Non ero negli spogliatoi, quindi non voglio esprimermi in merito“.
Stroppa poi parla del prosieguo di stagione: “Mancano tre partite, poi vediamo cosa succederà. Abbiamo fatto il nostro dovere oggi, grazie all’impegno della squadra. Abbiamo portato a casa un risultato importante, adesso giocherà il Perugia e vedremo cosa succederà“.
A Venezia il Foggia andrà a giocare la partita o a fare una gita? “La risposta è scontata. A questa domanda non posso rispondere“.
Qual è il più grande rammarico dopo questa partita? “Più del gol subito, mi dispiace non averne fatti cinque o sei davanti alla porta. E’ assurdo creare tanto e non portare a casa un risultato più rotondo. Abbiamo concesso allo Spezia di ritornare in partita, quando questa era talmente chiusa che non potevamo fare diversamente. Forse non so, il portiere ha avuto un dubbio se uscire o meno. Su Marilungo c’era Gerbo, parlo così a caldo, non ho visto le immagini e non posso analizzarle. Potevamo fare meglio, un gol così non si prende neanche sul 4-0“.
Poi Stroppa avvisa: “Grazie a quei 22 punti, noi abbiamo fatto un girone di ritorno straordinario. Io ci credo ai play-off, è chiaro che con tre partite a disposizione non dipende da noi. La mentalità di tutte le squadre, nel momento in cui ti prefissi ad un obiettivo, sembra che hai fatto tutto quanto. Questa squadra ha avuto una forza caratteriale, fisica, di idee: raggiunto l’obiettivo, inconsciamente, qualche cosina l’ha pagata. A livello mentale ha pagato. Secondo me oggi era una partita da vincere 7-0, a Cittadella il primo tempo poteva finire sicuramente meglio. In un altro momento, con un po’ di pepe al culo, probabilmente le occasioni le avremmo create, oltre a giocare bene. Inconsciamente, qualcosa in meno si è fatto. Mi piace il percorso che ha fatto la squadra, ma vado anche a giustificarla perchè ha speso tanto. E’ una squadra che dal quartultimo posto, ora è terza in classifica nel girone di ritorno. Io non posso far altro che ringraziare la squadra, che ha dato così tanto. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, vincere tutte le partite. Un conto è finire a 63 punti, un conto 52. Noi non vogliamo arrivare quattordicesimi, vogliamo arrivare noni. Affrontiamo il Venezia che ultimamente sta facendo sfracelli, è lì che si sta giocando la Serie A diretta. Giocheremo la partita come abbiamo sempre fatto, limando alcuni errori“.
Poi il tecnico rossonero cita il suo mentore: “Abbiamo fatto tanti gol, oggi potevamo farne ancora di più. Ma c’è il risvolto della medaglia: abbiamo preso tanti gol, io ricordo la prima e la terza giornata di campionato. Il mio maestro (Zdenek Zeman, ndr) diceva che dobbiamo farne uno in più dell’avversario, io no. Ma oggi sposo appieno la sua teoria: facciamone uno in più del nostro avversario“.
Infine Stroppa chiosa: “Ho un contratto, ho firmato per due anni. Dovete sopportarmi anche per l’anno prossimo (ride, ndr)”.
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Se avessimo avuto quello invece di questo….se avessimo subito meno gol…se non avessimo perso tanti punti nel girone d’andata, amici di Foggialandia noi siamo una neo promossa ed abbiamo raggiunto il risultato che ci meritiamo con l’impegno di tutta la nostra splendida squadra.
Ora abbiamo l’opportunità di completare l’organico che ci potrà consentire di lottate per le prime posizioni e di riprenderci il posto che ci compete.
Un saluto a Francesco Bacchieri che mi emoziona con la sua passione per il nostro Foggia.