Foggia, attesa per la sentenza. Stipendi pagati, aspettando Oddo

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Il Foggia aspetta la sentenza di primo grado del Tribunale federale nazionale inerente al processo sportivo (la Procura federale ha richiesto la retrocessione in C dei «Satanelli»), ma non si ferma.

La società dauna ha rispettato gli obblighi che riguardano le spettanze dovute ai tesserati, dipendenti e collaboratori per il trimestre che va da marzo a maggio di quest’anno, versando quasi 2 milioni di euro. E si aspetta il nuovo tecnico.

Il Foggia non si ferma. Aspettando la sentenza di primo grado del Tribunale federale nazionale inerente al processo sportivo (la Procura federale ha richiesto la retrocessione in C dei «Satanelli»), il club rossonero guarda avanti e dà continuità alla gestione amministrativa e finanziaria. La società dauna ha infatti rispettato gli obblighi che riguardano le spettanze dovute ai tesserati, dipendenti e collaboratori per il trimestre che va da marzo a maggio di quest’anno, versando quasi 2 milioni di euro. Il sodalizio rossonero, inoltre, sta preparando il resto della documentazione necessaria per iscrivere la squadra, entro il termine del 30 giugno prossimo, al campionato cadetto.

L’accoglimento dell’istanza cautelare di sospensiva riguardo al provvedimento di revoca della mutualità (il 6 luglio prossimo il ricorso verrà discusso nel merito della questione) ha permesso al Foggia Calcio di riprendere ossigeno e rimettersi in moto. Il direttore sportivo Nember è rientrato l’altro ieri in città e, in attesa di schiarite da Roma sul fronte della giustizia sportiva, tiene calde due opzioni per la panchina. Una fa riferimento a Massimo Oddo. L’ex tecnico del Pescara e dell’Udinese aveva raggiunto un’intesa di massima con il club rossonero giovedì scorso, il giorno prima che la Procura federale avanzasse la richiesta di retrocessione in Serie C dei dauni. Il trainer di origine abruzzese, che vuole rilanciarsi dopo l’amaro epilogo della sua esperienza in Friuli, resta un candidato forte alla successione di Giovanni Stroppa, passato al Crotone e presentato ufficialmente l’altro ieri dalla società calabrese. L’alternativa è rappresentata da Gianluca Grassadonia: ex difensore del Foggia (9 presenze in A, con Zeman in panchina), ha allenato Salernitana, Casertana, Messina, Paganese e Pro Vercelli.

Oltre ad essere impegnato nella scelta dell’allenatore, il club rossonero è pronto a lanciare la nuova campagna abbonamenti e sta perfezionando la convenzione (pluriennale) per l’utilizzo, come sede degli allenamenti, del campo sportivo dell’aeroporto militare di Amendola, struttura (palestra e spogliatoi inclusi) di cui la formazione rossonera si è già servita negli ultimi anni.
Intanto, società e tifosi restano col fiato sospeso, aspettando la sentenza di primo grado, attesa in questa settimana. Il Foggia Calcio è stato deferito per presunte violazioni di natura amministrativa riguardanti le stagioni di Lega Pro 2015/16 e 2016/17, inclusi presunti pagamenti in nero a beneficio di suoi tesserati. Sono finiti sotto processo, oltre alla società (responsabilità diretta e oggettiva), in 37 fra soci, ex dirigenti, tecnici, preparatori atletici, fisioterapisti e calciatori. Il sodalizio dauno, attraverso una nota, ha preso le distanze «da tutte le iniziative di protesta portate avanti negli ultimi giorni» in merito alla richiesta shock della Procura federale e espresso «la più completa fiducia nel Tribunale Federale Nazionale, nella certezza che la giustizia saprà assolvere al meglio il proprio compito di

Fonte – Lagazzettadelmezzogiorno.it

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