Top & Flop di Avellino-Foggia

gol 600
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Clamoroso al “Partenio”: il Foggia di Zdenek Zeman ribalta l’Avellino nel secondo tempo e si prende la qualificazione alla fase Nazionale dei playoff. Finisce 2-1 con i biancoverdi che vengono eliminati, certificando così il proprio fallimento stagionale.

Una partita dai ritmi intensi e con nervi a fior di pelle da una parte e dall’altra. L’Avellino ha la grande chance per sbloccare il risultato con Murano che si ritrova a tu per tu con Dalmasso ma calcia addosso al portiere in uscita, graziandolo. Dall’altra parte risponde Merola all’11’ con una bella conclusione a giro dal limite che si perde però di poco alta. Al 17′ esplode il “Partenio” per il vantaggio irpino: sugli sviluppi di un corner, Maniero e Bove arrivano contemporaneamente sul pallone ma il tocco di quest’ultimo è determinante per superare Dalmasso e gonfiare la rete. Dopo un momento di rifiato, il Foggia reagisce con Garattoni che si incunea in area ma vede la strada sbarrata dall’intervento di Forte. Nel finale di tempo è protagonista il nervosismo con Tremolada costretto ad estrarre diversi cartellini per tenere calmi gli animi. Si va all’intervallo sull’1-0.

Nella ripresa il Foggia esce più determinato mentre l’Avellino punta sul cinismo e le ripartenze per provare a pungere. Al 50′ è però incredibile l’errore di Murano che approfitta di un buco da parte di Di Pasquale, entra in area di rigore riuscendo a saltare Dalmasso ma sbagliando a porta sguarnita, centrando Rizzo sulla linea di porta, fortunato a deviare il pallone sul palo. L’episodio dà la svolta al match: 6 minuti più tardi il Foggia perviene al pareggio con Merola che sfrutta un’indecisione difensiva biancoverde e punisce Forte da due passi per l’1-1. Il gol ridà speranza alla squadra di Zeman che crede alla possibilità della rimonta mentre l’Avellino inizia a non pungere a dovere. Al 74′ il sorpasso è completato: un disastroso rinvio di testa da parte di Bove, permette a Nicolao (entrato al posto di Alberto Rizzo) di trovare gloria personale con un sinistro ad incrociare rasoterra che fulmina Forte e fa venir giù il settore ospiti. Il Foggia vola sulle ali dell’entusiasmo ma Curcio spreca il match-ball con un piattone dal dischetto del rigore che termina a lato. L’Avellino prova con i nuovi entrati a cercare il pari-qualificazione ma protesta per un contatto Di Gaudio-Rocca, giudicato regolare da Tremolada. Nel finale ci provano Mignanelli e Mastalli ma senza trovare la porta e nei minuti di recupero non ci sono ulteriori sussulti. Al triplice fischio è grande festa per il Foggia mentre sono solo fischi per l’Avellino di Gautieri. I Satanelli continuano la corsa, i Lupi si fermano e danno appuntamento per la prossima stagione.

Come di consueto ecco i Top & Flop del match:

TOP

Nessuno (Avellino): Un risultato ed una prestazione che riassume una stagione intera. Dopo un primo tempo di ottima fattura, la squadra si snatura strada facendo e subisce due gol per via di due svarioni difensivi. L’uscita di Maniero dopo un’ora di gioco sembra spegnere la luce e la reazione dopo l’uno-due mortifero del Foggia non arriva. Arriva la sconfitta ed i fischi del pubblico, ampiamente deluso e amareggiato per l’epilogo di una stagione che sarebbe dovuta andare diversamente. FALLIMENTO

Nicolao (Foggia): Entra dalla panchina e decide la partita. Bravissimo a credere nell’errore di Bove in disimpegno e colpire da attaccante vero con un diagonale preciso che non lascia scampo a Forte, mandando in delirio il settore ospite. Di sicuro la mossa azzeccata da parte di Zeman. MATCH WINNER

FLOP

Murano (Avellino): Apprezzata la buona volontà ed il sacrificio durante il match ma l’occasione avuta al minuto 50 ha fatto svoltare in negativo la partita della squadra di Gautieri. Un errore gravissimo a porta sguarnita che viene punito cinque minuti più tardi con il pari di Merola. L’epilogo poi lo conosciamo tutti. Il suo errore è la sintesi di questi 5 mesi in terra irpina. ERRORE FATALE

Di Pasquale (Foggia): Deve ringraziare Murano e Rizzo se non arriva il 2-0 sul suo buco. Ha un cliente difficile da marcare come Maniero e più volte rischia di cadere in errore. Appena esce il 19, ritrova equilibrio e certezze nel finale di partita. IN DIFFICOLTA’

Fonte – Tuttoc.com

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