Torna la confusione nella gestione dei portieri, contro il Giugliano dentro Nobile e fuori Dalmasso come accadde anche un anno fa. Eppure sembrava che questa volta le scelte di Cudini si limitassero almeno inizialmente a una selezione fra Dalmasso e Cucchietti così come avvenuto nel precampionato, quando Nobile non c’era perchè inserito tra i quattro fuori-rosa. E invece contro il Giugliano è andato in scena il fuoriprogramma: Nobile, appena reintegrato nel gruppo, subito promosso titolare mentre Dalmasso, schierato tra i pali a Taranto, è fi nito persino fuori dai convocati senza troppi complimenti.
IL RIBALTONE. A conti fatti si è tuttavia rivelato un ribaltone senza né capo né coda, tenuto conto degli errori a ripetizione in uscita commessi dal portiere napoletano. Che poi si è rifatto con gli interessi sul tiro di Baschirotto (9’ della ripresa) salvando il risultato con le squadre ancora sullo 0-0 e rivelando in tal modo una reattività tra i pali che però Nobile non sembra avere in questo momento nelle uscite. E infatti quando si è trattato di imporre i guantoni sui palloni aerei in mezzo all’area, è andata in scena una sequela imbarazzante di palle perse o mancate che per poco non hanno favorito il Giugliano poco lesto ad approfi ttarne. L’impressione è che Nobile fosse stato colto di sorpresa, come un po’ tutti i tifosi, dalla scelta della panchina di optare sul suo ritorno in campo così fulmineo. Un tempo il ruolo del portiere era considerato il più complesso e delicato e che richiedeva nella scelta da parte dell’allenatore una più oculata valutazione della situazione. Tommaso Nobile, portiere di buona esperienza (classe 1996), non giocava dal 5 febbraio (Foggia-Gelbison): tanta panchina dopo l’arrivo di Thiam, quindi un lungo infortunio l’avevano messo fuorigioco anche dai playoff . Ora il suo rientro per essere di nuovo titolare?(Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it
