Il calore dello Zac alleato del Foggia

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Dopo due partite a porte chiuse riecco i tifosi sugli spalti: per battere la Turris serve la loro spinta. I precedenti divieti hanno penalizzato soprattutto i 2.500 abbonati.

La classifica comincia a sorridere e il pubblico può finalmente tornare a incitare i rossoneri. Domenica speciale domani allo Zaccheria (calcio d’inizio ore 18.30), il ritrovato Foggia di Cudini si è appena messo l’abito migliore dopo l’exploit di Catania per ricevere l’ovazione della sua gente. D’accordo c’è ancora tutto un campionato da impostare e dopo cinque partite tutto può succedere, del resto l’esperienza del Foggia di Boscaglia (che un anno fa dopo lo stesso score di partite aveva la metà di punti) dimostra come il sole possa ancora sorgere o tramontare a prescindere da come si è partiti. Ma il Foggia di Cudini di questi tempi ha soprattutto bisogno di crederci e i risultati sono il migliore antidoto contro la diffidenza della piazza che anche quest’anno si tagliava a fette sul conto dopo le prime partite.

OSTACOLO TURRIS. Arriva la Turris, a punteggio pieno dopo le prime tre giornate, ora risucchiata a quota 10 nel gruppone del secondo posto. Per il Foggia la possibilità di scavalcare in classifica i corallini e puntare dritto alle zone alte della classifica, dopotutto il primo posto di Latina e Juve Stabia si trova ad appena tre lunghezze. Provarci trasmetterebbe ulteriore forza allo spogliatoio, Cudini lo aveva detto un paio di settimane fa: «Non vedo nel nostro girone un altro Catanzaro che possa mettersi in testa dall’inizio alla fine e ammazzare il campionato». E allora sotto a chi tocca, il Foggia è sulla rampa di lancio per provare l’allungo.

RIECCO I TIFOSI. Il pubblico adesso è tutto dalla parte della squadra e di Cudini. Tifosi impazienti di srotolare striscioni e di tornare sulle curve gettarsi dopo due turni di squalifica dello Zaccheria (senza pubblico le partite contro Giugliano e Virtus Francavilla) e il divieto di trasferta ad Avellino e Catania. È il prezzo pagato da tutti i tifosi foggiani, dunque non soltanto dai club organizzati (e chissà se è davvero finita) per l’incredibile incendio appiccato allo stadio Iacovone, lo scorso 3 settembre al termine del derby col Taranto, nella zona sottostante la curva dei tifosi ospiti dove era stato stivato materiali altamente infiammabile. L’episodio ha finora penalizzato i circa 2500 sportivi che hanno sottoscritto l’abbonamento alle partite del Foggia praticamente a scatola chiusa, senza poter mettere finora anche solo una volta piede allo Zaccheria. Ma ora si torna allo stadio: sulla spinta dei risultati positivi, la società terrà ancora aperti i botteghini fino a oggi per dare la possibilità ai ritardatari di ripensarci. (Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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