L’ultima volta con il pubblico allo Zaccheria fu il 24 novembre.
Derby a porte chiuse: il Comune di Foggia cerca una difficile mediazione con la Prefettura che ha precluso l’ingresso al pubblico, sabato 6 gennaio allo Zaccheria, per la sfida Foggia-Taranto.
LA SITUAZIONE. «Le ordinanze si rispettano», questa la linea adottata sin da quando il provvedimento è stato reso pubblico, il 30 dicembre scorso, dalla sindaca Maria Aida Episcopo. Ma le pressioni della politica e dei tifosi non si attenuano. Così ieri mattina da Palazzo di città è partito un invito al prefetto Maurizio Valiante (il questore aveva segnalato il rischio di incidenti in occasione della partita, dopo uno striscione ritrovato dalla Digos inneggiante alla lotta contro le forze dell’ordine) a rivedere parzialmente la decisione preservando per la gara di sabato solo l’ingresso ai circa 2500 abbonati, se vogliamo gli unici che hanno finora subito il peso delle partite a porte chiuse: quella contro il Taranto sarebbe la quinta partita a cui dover rinunciare ad appena metà campionato. La linea della fermezza della Prefettura era stata stigmatizzata nei giorni scorsi anche dal consigliere comunale Giuseppe Mainiero con un’interpellanza finita sulla scrivania del ministro dell’Interno («le soluzioni emergenziali non possono diventare regola, si garantisca l’ordine pubblico»).
QUANTI DIVIETI. Ricordiamo che lo stadio del Foggia non ospita più tifosi dalla gara Foggia-Latina del 24 novembre scorso, a seguito dei tafferugli scoppiati tra opposte tifoserie nella successiva trasferta del 4 dicembre a Caserta. La squalifica di due gare a porte chiuse era stata inflitta al club rossonero già a inizio di campionato (si giocarono senza pubblico le gare contro Giugliano e Virtus Francavilla) dopo gli incidenti di Taranto nella prima giornata: due tifosi (poi arrestati) sono accusati aver provocato un incendio nello stadio Iacovone.(Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it
