Foggia, chiuse le porte dello Zac

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Il Prefetto non fa sconti: niente pubblico sugli spalti nella gara di lunedì contro il Giugliano. Inizialmente la sanzione era solo per il derby con il Francavilla.

Bloccata la vendita dei biglietti per Foggia-Giugliano, gara che si giocherà a porte chiuse allo stadio Zaccheria lunedì 11 settembre. A seguito dei fatti di Taranto, per i quali il Foggia era già stato sanzionato a disputare una gara a porte chiuse (era stata indicata Foggia-Virtus Francavilla di giovedì 21 settembre) l’osservatorio per le manifestazioni sportive ha poi rimandato la pratica al Casms per l’adozione di provvedimenti di rigore a carico dei tifosi foggiani già per la prossima partita interna contro il Giugliano che, a questo punto, avrebbe dovuto segnare il debutto dei rossoneri di Cudini davanti al proprio pubblico. L’osservatorio è stato, però, di diverso avviso e ha inoltre suggerito l’adozione di misure analoghe per vietare la trasferta dei foggiani nella prossima trasferta di Avellino, gara comunque tradizionalmente considerata a forte rischio ordine pubblico per i precedenti tra le due tifoserie. Il decreto del prefetto di Foggia Maurizio Valiante ha così sancito la chiusura dello stadio Zaccheria per la partita di lunedì.

LA BEFFA. Inutile dire che per gli sportivi rossoneri in fila ancora ieri davanti al botteghino dello Zaccheria per sottoscrivere l’abbonamento alla prossima stagione è un’ulteriore beffa. C’è grande attesa in città per il debutto della squadra rossonera dopo un’estate travagliata e la delusione per la finale di Lecco. A questo punto se saranno due le gare senza pubblico, gli abbonati oltre ad acquistare un pacchetto ridotto di partite (-2) dovranno anche procurarsi l’abbonamento alla Pay tv per vedere le partite del Foggia anche in casa almeno limitatamente alle due iniziali partite di campionato.

LE DECISIONI. Ricordiamo che il giudice sportivo era stato particolarmente duro con la condotta dei tifosi rossoneri al seguito della squadra nel derby di Taranto, l’incidente del fumogeno che ha mandato a fuoco lo stadio Iacovone (a causa di materiale altamente infiammabile depositato forse incautamente sotto la curva dei tifosi ospiti) è solo un’aggravante e un elemento ancora in fase di valutazione a carico della curva rossonera. Il giudice sportivo, si legge nel referto, chiede che si accerti «se l’incendio sia stato provocato da comportamenti dolosi e/o colposi dei tifosi presenti all’interno dell’impianto, specificandone la tifoseria di appartenenza». La tifoseria rossonera, fatta entrare allo stadio solo al 16’ del secondo tempo (il pullman su cui viaggiavano è stato frenato da un incidente) viene ritenuta responsabile per i «vari fumogeni (almeno otto) lanciati fra il 16° ed il 44° minuto del secondo tempo» e per i «petardi di elevata potenza lanciati fra il 16° ed il 23° minuto del secondo tempo senza provocare conseguenze dannose». «Durante l’intervento in campo dei vigili del Fuoco per sgomberare il campo da predetto materiale – ragguaglia ancora il giudice sportivo – i tifosi del Foggia lanciavano un altro petardo che, deflagrando, provocava, in danno di un Vigile del Fuoco intervenuto, una escoriazione sul braccio destro».(Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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