Gagliano sfida Vuthaj: Cudini e Raffaele si affidano ai loro bomber per spuntarla. Ci ha preso gusto: con Santaniello out nel recente periodo, è riuscito a fare degnamente le sue veci.
Vede la porta, la scruta con occhio da cecchino e adesso comincia a provarci gusto. Cerignola avvisato… Per Luca Gagliano, tre gol in dodici presenze, è il momento più intenso della stagione. Il gol al Potenza ha messo il sigillo al quarto successo in trasferta dei rossoneri, il bomber di Alghero non ha fatto rimpiangere l’assenza di Santaniello (tre gol) che domani potrebbe tornare a disposizione di Cudini ripartendo dalla panchina dopo un mese fuori a curare un infortunio muscolare. La prima linea del Foggia si è così rivelata meno spuntata del solito, sei gol nelle ultime quattro partite per effetto di due triplette a Messina e Potenza.
IL SUO TIMBRO. Il timbro di Gagliano c’è in tutte e due le sfide: al Viviani il 24enne ex Cagliari ha chiuso la partita (0-2), contro il Messina invece l’ha aperta segnando il primo gol. E ra davanti c’è l’Audace Cerignola, formazione di una regolarità estrema in trasferta (26 reti subite su 45), quasi una prova di forza per un Foggia che allo Zaccheria è comunque finora riuscito a esprimere la migliore espressione di se stesso. Cudini grazie alle “seconde linee” adesso però può rifiatare, quasi superati i problemi di formazione dovuti alle tante assenze (otto nell’ultima partita), anche se per il derby saranno ancora fuori Millico, Carillo, Marzupio, in dubbio Tenkorang e Silvestro. Ma ora l’attacco ha trovato la quadra con Gagliano, uno spumeggiante Rolando e forse il ritrovato Schenetti terzo del tridente a Potenza tra i migliori. Di Gagliano il rendimento più regolare, tre gol pesanti come ad Avellino, finora la sua miglior stagione (3 gol in quattordici presenze nel 2021). I tifosi hanno conosciuto il fiuto di Gagliano sottoporta nella sfida-spareggio contro il Monopoli, terza apparizione in maglia rossonera dopo due apparizioni anonime ancora dalla panchina. Da incorniciare il gol vittoria alla formazione biancoverde, ai tempi scontro diretto per la salvezza (15 febbraio), la partita che ha ridato fiato alle trombe della formazione di Cudini che poi ha ripreso la corsa verso la quota playoff , traguardo comunque raggiunto ma non ancora conquistato. Un perentorio colpo di testa (assist di Millico) che ha regalato il 3-2 al Foggia in inferiorità numerica per l’espulsione di Silvestro. Una rete scacciacrisi, la ripartenza ha però adesso bisogno di essere completata. Sotto con il derby della Daunia.(Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it