Foggia, la difesa cerca la bussola

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L’involuzione delle ultime settimane porta Cudini a studiare soluzioni alternative. Dal podio all’attuale nono posto in appena 14 giorni: retroguardia rossonera in difficoltà alla luce dei problemi. Appare più un’involuzione psicologica che tattica: i forfait di Marzupio e Carillo pesano come macigni Cudini corre ai ripari per ristabilire nuovi equilibri.

Continua il passo del gambero del Foggia di Cudini: i rossoneri non smettono di perdere colpi dopo il promettente inizio di stagione. Disastrosa la settimana che si è appena conclusa alla luce del solo punto conquistato in tre partite e, di conseguenza, del magro bottino ottenuto. Il Foggia al termine di quest’ultima fase di campionato è scivolato dal terzo posto (14 ottobre, dopo Foggia-Brindisi 2-0) alla nona posizione, appena un punto entro la quota playoff. A Picerno la resa è apparsa piuttosto netta: la squadra non segna (286’ i minuti dall’ultimo gol segnato da Tonin al Crotone, ne riferiamo a parte) e subisce ormai regolarmente due gol a ogni trasferta, come si può evincere dai dati risalenti alle ultime tre partite: 2-2 a Monopoli, 2-1 a Crotone, 2-0 a Picerno. Un’involuzione più mentale che tattica, almeno così sembra a giudicare anche dall’ultima uscita, dopotutto il Foggia in campo riesce ancora a giocare meglio degli avversari: è accaduto anche nel primo tempo di Picerno. Ma poi si disunisce, incassa gol con una facilità estrema, spesso si fa trovare scoperto in retroguardia anche con la difesa schierata com’è successo due volte nel match lucano.

TANTO RAMMARICO. «Non dovevamo prendere gol così – si è giustificato il tecnico nel dopopartita – su due rinvii del portiere e con la difesa schierata. Non possiamo commettere questo genere di errori, sono molto rammaricato». Cudini attribuisce la disattenzione dei suoi difensori ai cambiobbligati fatti nell’intervallo a causa degli infortuni occorsi a Carillo (al suo posto Riccardi) e Vezzoni (sostituito da Antonacci): «Non c’erano le distanze giuste, abbiamo cambiato i due quinti della difesa e ci voleva un po’ per prendere le misure», la tesi fornita dall’allenatore. La verità è che la difesa non ha trovato ancora il bandolo della matassa dopo aver perso Marzupio (legamenti) e quando manca pure Carillo, che faceva coppia con il primo, la retroguardia affonda com’è uccesso sui gol-fotocopia del Picerno. Il neo acquisto Riccardi, preso da svincolato dopo la trasferta di Catania (25 settembre) per sostituire Marzupio, finora ha collezionato più panchine che presenze da titolare (appena due: una in Coppa con il Sorrento, la seconda in campionato col Monopoli), Cudini che ormai gioca con il terzo marcatore in difesa arretra l’esterno di fascia Rizzo.

DIFESA IN DIFFICOLTÀ. La morale è che l’organico perde colpi (Marzupio, Carillo, Di Noia squalificato a Picerno), ma l’integrità della rosa che aveva destato buona impressione in Coppa contro i ragazzini del Sorrento (prossimo avversario) va rivelandosi sempre più impacciata e debole anche perchè subentrare in un organico già sfilacciato non è facile. Correre ai ripari è il minimo, ma ora tocca al tecnico restituire la bussola a una squadra che l’ha perduta.(Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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