Il calcio italiano è spesso teatro di cambi di panchina che suscitano discussioni e interrogativi e la figura del “mangia-allenatori” è un tema ricorrente: Zamparini, Cellino, Preziosi sono soltanto gli esempi più celebri dei presidenti vulcanici abituati a cambiare spesso guida tecnica. Canonico, al momento, è sulla strada: con la “promozione” di Catalano da allenatore della Primavera a tecnico ad interim – almeno per la trasferta di Cava de’ Tirreni – dall’estate del 2021 ad oggi si sono seduti sulla panchina rossonera ben tredici tecnici: di questi, quattro (Gentile, Olivieri, Zangla e Catalano) come traghettatori e ben nove in qualità di allenatori “scelti” (Zeman, Boscaglia, Gallo, Somma, Rossi, Cudini, Coletti, Brambilla e Capuano). Numericamente parlando, il 14% di tutti gli allenatori della storia del Foggia appartengono alla gestione Canonico.
I NUMERI. È chiaro che, visto il deludente inizio di stagione, l’esonero di Brambilla fosse una scelta abbastanza comprensibile in un clima di crescente malcontento. Le dimissioni di Capuano sono state un fulmine a ciel sereno, soprattutto per come sono arrivate: «Mi sarei dimesso anche se avessimo vinto» ha tuonato il tecnico di Pescopagano dopo la sconfitta col Sorrento, rinunciando peraltro a qualsiasi emolumento. I numerosi cambi in panchina e i tanti tecnici ad interim hanno portato Canonico a diventare il secondo presidente del Foggia per numero di allenatori: sopra di lui c’è soltanto Antonio Fesce (quattordici), che però ha amministrato il club rossonero dal 1968 al 1984 (eccezion fatta per qualche mese tra il 1979 e il 1980). I tanti avvicendamenti sotto la gestione del “Commendatore” sono avvenuti in ben sedici stagioni, decisamente inferiori rispetto alle tre (e qualcosa) di Canonico. È chiaro che il numero risulta “falsato” dall’elevato numero di traghettatori ad interim – all’epoca pressoché inesistenti – ma anche questo può dirsi un segnale che mette in luce una verità ineludibile: la situazione al momento è critica e in questo momento non è facile chiamare a Foggia un allenatore. E la pazienza del presidente, questa volta, c’entra ben poco. Bisogna trovare stabilità soprattutto sul fronte allenatore: così, invece, diventa difficile. (Francesco Ippolito)
Fonte – Corrieredellosport.it