Pirotecnico 3 a 4 al ‘San Vito’ di Cosenza dove il Lecce è riuscito ad imporsi grazie alle reti di Surraco, un autogol di Tedeschi e una doppietta di Davide Moscardelli. Una gara bellissima che rende il giusto onore al valore delle due squadre. Giallorossi a -1 dal Benevento.
Dopo la superlativa prestazione casalinga contro il Catanzaro, il Lecce torna in campo in quel di Cosenza per quello che potrebbe definirsi il big match di giornata. Una giornata, la 28esima di Lega Pro, iniziata mercoledì con il successo della capolista Benevento, seguita dalle vittorie delle altre dirette concorretti per la promozione in cadetteria.
Tra i giallorossi secondi in classifica e i calabresi immediati inseguitori, insomma, si sente profumo di alta classifica: nessuno può sbagliare per non perdere contatto con i propri sogni di gloria. Mister Braglia, il quale più volte ha professato cautela nell’affrontare un Cosenza in piena salute e capace di giocare bene a calcio, conferma l’undici titolare visto all’opera lunedì sera: con Perucchini tra i pali, dunque, in difesa si posizionano Alcibiade, Cosenza e Abruzzese; linea mediana formata da Lepore, Salvi, Papini e Legittimo; in avanti il tris con Surraco, Doumbia e Moscardelli.
Rispondono i padroni di casa guidati da mister Roselli con Perina in porta, Blondett, Ciancio, Arrigoni, Tedeschi, Di Nunzio, Statella, Caccetta, Arrighini, Cavallaro e Fiordilino. Arbitro dell’incontro è il sign. Guccini di Albano Laziale.
Il Lecce parte forte e dopo appena cinque minuti passa. Rimessa laterale dall’out di sinistra con Legittimo che pesca bene Surraco, il quale è agilissimo a tenere a bada Blondett, entra in area e serve nel cuore dell’area di rigore Davide Moscardelli che, tutto solo, svetta di testa e buca la porta di Perina, trovando così il suo ottavo gol stagionale. Settore ospiti in visibilio.
La risposta dei padroni di casa arriva solo al 12esimo, con Cavallaro che ci prova con una conclusione che però non mette in ansia la retroguardia di Perucchini. Bella la gara offerta da entrambe le formazioni che non disdegnano scoprire tutte le loro carte e neanche qualche colpo proibito. Poco prima della mezzora è Lepore che ci prova direttamente da calcio di punizione, costringendo Perina al colpo di reni per deviare in angolo. Sugli sviluppi ne nasce il contropiede rossoblu: respinto il cross dalla bandierina senza difficoltà, Statella è velocissimo nel mandare in tilt la scoperta difesa giallorossa, vede l’arrivo di Cancio, lo serve e il numero 3 della formazione calabrese deposita in rete eludendo anche l’estremo tentativo di salvataggio da parte di Salvi.
La partita resta viva, ma il ‘San Vito’ dopo il pari ritrova tutta la vitalità smarrita ad inizio gara, con i cosentini capaci di rendersi più volte presenti dalle parti di Abruzzese e soci. La prima frazione di gioco si chiude così, senza recupero.
La gara riprende con gli stessi ventidue titolari. Anche l’avvio della seconda frazione è di marca giallorossa, ma i salentini non pungono. Al 51′ Abruzzese è il primo a finire sul taccuino dei cattivi dell’arbitro, reo di un fallo di ostruzione su Statella. Il Cosenza cresce: Arrighini ci prova con un destro al volo che si spegne al lato quando il cronometro segna il minuto 53. Al 55′ è Lepore a mettere i brividi al ‘San Vito’: Moscardelli tocca corto un calcio di punizione che l’esterno leccese indirizza in porta, sfiorando il palo: Perina ci sarebbe comunque arrivato.
Insiste il Lecce: allo scoccare della prima ora di gioco è Surraco che si lancia sulla destra, getta la sfera al centro dove trova l’opposizione di uno dei difensori calabresi, sulla respinta ci prova Salvi che però spedisce in curva. I salentini però salgono in cattedra e si riportano in vantaggio: scorre il 61esimo.quando Dudù Doumbia è abile a cavalcare la fascia sinistra, si porta in area di rigore, getta uno sguardo al centro dove vede Surraco tutto solo, lo serve e l’uruguaiano non ci pensa due volte a mettere il piattone trafiggendo Perina per la seconda volta. Giusto in tempo di andare in gol, che Surraco viene richiamato in panca da Braglia: al suo posto Liviero. Primo cambio anche per Rosiello che sostituisce Statella con La Mantia. Ancora un giallo, intanto, tra le file giallorosse: si tratta di Cosenza al 65′. Il Lecce mantiene in mano il pallino del gioco, ma è il Cosenza che prova a rendersi pericoloso: al 66′ Perucchini è costretto a volare su un tiro-cross, ma nulla può al 75′ quando i rossoblu rimettono la sfida su binari pari: La Mantia sfrutta un’indecisione della difesa giallorossa, serve Cavallaro che lasciato solo ha il tempo e il modo per piazzare il suo destro dove l’estremo difensore ospite proprio non può arrivarci. Nel mezzo un cambio per parte: al 70′ per il Lecce lascia il campo Doumbia, al suo posto Caturano; per i padroni di casa Criaco rileva Fiordilino.
La gara si accende, ed è bellissima. Il Lecce, per due volte in vantaggio e per due volte ripreso, non si perde d’animo. Al 77′ sugli sviluppi di un calcio di punizione, Moscardelli si fa respingere una bella rovesciata, sulla ribattuta deposita in rete Abruzzese, ma il centrale di Andria è fermato dal fuorigioco segnalato dal secondo assistente. E allora è Caturano che ci prova, incuneandosi da destra: il bomber ex Melfi mette al centro verso Liviero, anticipato da Tedeschi. La palla viaggia sulla linea di porta, nessuno la tocca e tutta sola supera la linea, permettendo ai giallorossi di riportarsi in avanti.
Accusa il colpo la truppa di Roselli che dopo minuti dopo si addormenta su un lancio alto e lungo di Abruzzese, sulla palla ci arriva Moscardelli che, a tu per tu con Perina, non sbaglia. È il 4 a 2 in favore dei salentini.
Il Cosenza prova a reagire e a rifarsi sotto al minuto 86 ma quando Arrighini, servito da Cavallaro, mette la palla alle spalle di Perucchini, si alza la bandierina del fuorigioco. I tre minuti di recupero assegnati da Guccini si aprono con il 3-4 siglato da La Mantia che salta più in alto di tutti e mantiene accesa la fiamma della speranza. L’ultima azione del match porta la firma di Cavallaro che, all’ultimo istante, spara in alto e sull’azione sfumata, l’arbitro mette fine alle ostilità.
Finisce con un pirotecnico 3-4 per il giallorossi il big match odierno: un super Lecce supera anche l’insidioso Cosenza e si riporta a -1 dal primo posto al termine di un’ennesima prestazione tutta cuore e grande gioco. Per i calabresi, mai domi, uno stop che potrebbe costare caro in chiave playoff: la possibilità di riscatto potrebbe arrivare nel prossimo turno quando, sempre tra le mura amiche, riceveranno proprio la capolista Benevento.
Per i giallorossi, invece, ora domenica di Pasqua di meritato riposo, prima di riprendere la preparazione per il prossimo incontro: domenica pomeriggio al ‘Via del Mare’ arriva il Matera.
TABELLINI
Cosenza: Perina, Blondett, Ciancio, Arrigoni, Tedeschi, Di Nunzio, Statella (La Mantia dal 66′), Caccetta, Arrighini, Cavallaro, Fiordilino (dal 70′ Criaco). In panchina: Saracco, Corsi, Pinna, Novello, Criaco, Di Somma, La Mantia, Parigi, Ventre. Allenatore: Roselli.
Lecce: Perucchini, Alcibiade, Legittimo, Papini, Cosenza, Abruzzese, Lepore (Camisa 83′), Salvi, Moscardelli, Surraco (Liviero dal 62′), Doumbia (dal 70′ Caturano). In panchina: Bleve, Liviero, Camisa, Lo Sicco, De Feudis, Carrozza, Caturano, Vecsei, Curiale, Beduschi, Sowe. Allenatore: Braglia.
Arbitro: Francesco Guccini di Albano Laziale.
Marcatori: Moscardelli (L) 5′ p.t.; Cancio ( C)2 9′ p.t.; Surraco (L) 61′; Tedeschi (autogol) 79′; Moscardelli (L) 81′; La Mantia ( C) 91′.
Ammoniti: Abruzzese (L) 51′; Cosenza (L) 65′.
Recupero: 3 s.t..
Fonte – Leccenews24.it
Il Lecce oggi ci ha fatto un grandissimo favore vincendo a Cosenza. Non solo ora abbiamo 2 punti in più dei silani, ma questa sconfitta caricherà di incertezze i giocatori rossoblù nel prosieguo del campionato. Chi sperava in una sconfitta del Lecce per cntinuare a sperare nel primo pposto si sbagliava di grosso!!! Anche se il Foggia riuscisse a vincere tutte le prossime sei partite non riuscirà mai a recuperare sette punti al Benevento, al quale basta vincere 4 partite e perdere anche con Lecce e Cosenza per arrivare prima di noi (è in vantaggio negli scontri diretti). Il Foggia… Leggi altro »